Covid, i sindaci della provincia di Siracusa: “problemi nel tracciamento, Asp aumenta sforzi”
I sindaci non ci stanno. Il sistema di tracciamento Covid è saltato da giorni in provincia e all’Asp i primi cittadini di tutti i comuni hanno chiesto una soluzione immediata. L’hanno fatto attraverso una lettera del sindaco di Siracusa, Francesco Italia, che si è fatto portavoce dei colleghi, tutti nella stessa barca.
Il personale a disposizione dell’Azienda sanitaria provinciale non risulta sufficiente rispetto al numero di soggetti positivi da gestire, da diversi punti di vista: per i tamponi molecolari da effettuare, ma anche per i nominativi da caricare nel sistema per far poi partire il previsto protocollo. Un vero e proprio caos, che si riverbera anche su altri aspetti. Uno fra tutti, e tutt’altro che di secondo piano, quello relativo alla gestione dei rifiuti dei soggetti in quarantena.
“I numeri della variante Omicron -commenta il sindaco di Siracusa, Francesco Italia – sono esponenziali. I cittadini lamentano code in farmacia, difficoltà nel trovare tamponi, problemi comuni in tutte le città italiane. Non è un allarme specifico del nostro territorio. Certamente i sindaci, che ringrazio, hanno segnalato un problema nel sistema di tracciamento. Criticità che di certo all’Asp non sfuggivano. Ad una nostra richiesta di ripristinare il sistema dei tracciamenti delle fasi più calde, è arrivata una pronta risposta dell’azienda sanitaria provinciale. Sarà quindi messo a disposizione nuovo personale, che potrà reintegrare quello che nei mesi, per una serie di ragioni, è venuto meno”.
A Solarino, il Comune, attraverso la pagina Facebook , fa il punto della situazione. “Comunichiamo alla cittadinanza-annuncia l’amministrazione comunale- che la piattaforma ASP nella comunicazione dei soggetti positivi sta avendo ritardi di diversi giorni, per cui, oltre a non corrispondere i numeri comunicati giornalmente con la realtà effettiva dei positivi, diventa pure difficoltosa la raccolta dei rifiuti di categoria “A” per le famiglie. In poche parole, non possiamo mandare la ditta a ritirare i rifiuti presso le abitazioni i cui abitanti non ci risultano ancora ufficialmente comunicati.
Si chiede quindi quella pazienza necessaria che permette di mettere nelle condizioni tutti di poter svolgere il regolare servizio.
Si raccomanda infine che i soggetti positivi non espongano il rifiuto, ma lo inseriscano in un unico contenitore che sarà ritirato non appena l’Asp ci metterà nelle condizioni di poterlo ritirare”.
Un problema particolarmente serio, dunque, soprattutto se si considera che dal 10 Gennaio prossimo entreranno in vigore le nuove regole decise dal Consiglio dei Ministri, su proposta del presidente, Mario Draghi e del Ministro della Salute, Roberto Speranza, con il decreto legge che introduce misure urgenti per il contenimento della diffusione dell’epidemia da COVID-19 e disposizioni in materia di sorveglianza sanitaria.