Crisi del commercio, Bandiera:”Fenomeno globale, riduttivo accusare il Comune”
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“Attribuire ad un’amministrazione comunale la responsabilità della crisi del commercio significa non centrare il problema, che è notoriamente di portata nazionale e perfino, per certi aspetti, mondiale”. Così, l’assessore alle Attività Produttive Edy Bandiera interviene su un tema sollevato, nelle scorse ore, dal Partito Democratico, che lamenta mancanza di attenzione, da parte del Comune, rispetto ai problemi della città con soli”palliativi approssimativi e banali ai problemi da lei stessa causati”. Bandiera guarda la questione da un’altra prospettiva. “La crisi del commercio di vicinato non è di certo un problema esclusivo di Siracusa- ricorda il vicesindaco- Le statistiche dicono che in Italia chiudono quattro attività commerciali ogni ora. A Bologna, per fare un esempio, in un anno 400 negozi hanno chiuso battenti. Non si può ridurre questo fenomeno ad un problema siracusano o legato alla viabilità. Se la causa fosse quest’ultima- osserva Bandiera- i centri commerciali presenterebbero una situazione fiorente e non è purtroppo così. Anche all’interno delle strutture in cui il parcheggio di certo non manca, i negozi aprono e chiudono continuamente”.Bandiera parla, poi, dell’attività che il Comune ha avviato per affrontare la questione con “attività che possano fornire un supporto ai commercianti. Come amministrazione comunale- prosegue l’assessore alle Attività Produttive- ci siamo sentiti in dovere di creare un contesto che vede al lavoro un Tavolo per il Commercio insieme alle associazioni di categoria, iniziativa molto apprezzata dal settore, perché nonostante la crisi non si possa ascrivere alle politiche cittadine, con il confronto e l’ascolto si possono individuare accorgimenti che possano quantomeno alleviare”. Bandiera ricorda che il vero nodo della questione va ricercato “almeno in un duplice problema: da una parte il potere d’acquisto, notevolmente ridotto; dall’altra le nuove forme di acquisto, soprattutto online, che hanno preso piede e cambiato il mondo, oltre che le logiche di mercato. Infine una considerazione,che ha anche il sapore di una stilettata. “C’è chi cerca il problema e l’errore-conclude l’assessore della giunta Italia – e chi,invece, cerca soluzioni. Il nostro meccanismo è mirato a individuare tutto quello che può dare una mano al settore, auspicando, nel frattempo un’inversione di tendenza”.