Crisi delle attività commerciali a Siracusa, il Pd rinnova la richiesta di un consiglio comunale aperto
Il gruppo consiliare del PD rinnova la richiesta di un consiglio comunale aperto sulla crisi che coinvolge le attività commerciali della città. La richiesta, già inoltrata nell’estate del 2024 a seguito della notizia della chiusura da parte di INDITEX dello store ZARA, è stata rinnovata per chiedere di discutere sullo stato di salute dei negozi – piccoli e grandi – “che sopravvivono ancora oggi e delle tante saracinesche abbassate, testimonianze vive del dissesto economico della città”, scrive Partito Democratico.
“La discussione dovrà essere, ovviamente, articolata anche intorno al grande tema della mobilità interna alla città: l’installazione delle piste ciclabili e le “riqualificazioni” di questi anni ha sottratto decine di stalli nei punti nevralgici della città, anche nelle vie commerciali. – sottolinea – Ne consegue che strade un tempo fulcro degli acquisti e delle spese, oggi non sono altro che luoghi di passaggio, vuoti di persone e pieni di saracinesche abbassate. Altrettanto palese risulta, inoltre, i veri beneficiari sono stati e saranno i centri commerciali e lo shopping online: la cui economia- specie nel secondo caso – ha un ben poco ritorno in città ma si dirige bensì in altre direzioni. Il trend è in crescita ed il fenomeno ha già colpito diverse arterie ( Via Tisia, Viale Teocrito, Viale dei Comuni, Via Re Ierone, Via Piave solo a titolo esemplificativo) ma il gruppo PD ritiene che si possa fare ancora qualcosa. Invitiamo tutte le realtà imprenditoriali e datoriali, le forze sindacali, unitamente alla deputazione regionale e nazionale, a riflettere in merito allo stato delle cose in un consiglio comunale aperto per trovare collettivamente le soluzioni al disastro in atto. Bisogna implementare una mobilità sostenibile che rifletta su un’offerta di parcheggi potenziata, organizzata ed interconnessa, bisogna migliorare un servizio di trasporto pubblico oggi inefficace e quanto meno poco capillare. Bisogna garantire l’agevole raggiungimento dei negozi da parte dei clienti, attività che contribuisce a mantenere viva una rete di rapporti umani e sociali nel quotidiano contatto tra esercenti e clienti. In poche parole: bisogna riparare ai danni degli ultimi dieci anni”, conclude il gruppo consiliare del Partito Democratico.