Crisi rifiuti, l’assessore Buccheri: “cambiare il rapporto con la spazzatura, mai più cassonetti”
L’attuale crisi del sistema di gestione dei rifiuti in Sicilia chiama a soluzioni coraggiose, per colmare decenni di ritardo rispetto al resto del Paese. La crisi è in primo luogo legata agli impianti disponibili ed utilizzati: fondamentalmente le “vecchie” discariche. Ma, in prospettiva, c’è anche da colmare una diffidenza di fondo verso la differenziata e persino lo stesso rapporto dei cittadini con la spazzatura.
Ne è convinto l’assessore all’Igiene Urbana di Siracusa, Andrea Buccheri. “Dobbiamo cercare di produrre sempre meno rifiuti. E non possiamo fare finta che la spazzatura sia qualcosa che non ci appartiene più e che possiamo abbandonarla al suo destino, sperando che qualcun altro se ne occupi. E poi scarichiamo la colpa su altro se le strade sono invase da topi o blatte. L’unica cosa da abbandonare veramente sono le cattive abitudini”, spiega convinto l’assessore.
I controlli per contrastare l’abbandono di rifiuti in città sono in costante aumento: 4.258 nel 2019, 4.894 controlli nel 2020 e 3.866 nel primo semestre 2021. “Gli sporcaccioni danno sempre meno punti di riferimento e la Polizia ambientale deve svolgere una maggiore attività di indagine, con appostamenti e pedinamenti, per individuare e risalire a chi si ostina ad abbandonare i rifiuti su strada. Il supporto dato dalle attrezzature tecnologiche è molto importante: fototrappole ed e-killer arrivano dove spesso i controlli e gli appostamenti non possono arrivare. Presto ci doteremo di altre 20 telecamere per le zone balneari, grazie ad un progetto di democrazia partecipata. Ma la vera sfida di civiltà – prosegue Buccheri – è la creazione di una comunità sostenibile, in grado di fornire servizi che migliorino la qualità della vita delle persone e dell’ambiente, con una attenta e rigorosa visione del futuro volta a promuovere comportamenti virtuosi”.
Premessa altisonante per sottolineare che non si tornerà ai cassonetti stradali invocati da alcuni per risolvere il problema della spazzatura abbandonata su strada. “Il porta a porta è un servizio che migliora la nostra qualità della vita. Poter conferire i propri rifiuti, differenziati, davanti la propria porta di casa è sicuramente più comodo di andare alla ricerca di un cassonetto maleodorante”.
Nonostante mille difficoltà, incoraggiante il dato sulla crescita della differenziata nel capoluogo. “Nel mese di agosto ci attestiamo al 53%. Siamo sulla strada giusta”. Il percorso virtuoso non può però non affrontare anche il tema dell’evasione e dell’elusione che, a Siracusa come nel resto della provincia, si attestano su percentuali non tollerabili oltre.