Crociere, cosa ne sarà di Siracusa dopo Msc? “Porto richiesto, avanti senza drammi”
Addio o arrivederci che sia, il saluto di Msc al porto di Siracusa dopo anni vissuti appassionatamente continua a dominare il dibattito pubblico. Quali ricadute potrebbe avere una scelta come quella operata dalla compagnia crocieristica? Lo abbiamo chiesto ad uno storico agente marittimo, Alfredo Boccadifuoco. “Non contesto la politica di Msc, però non mi dispero per la loro decisione. Insomma, non mi metterei le mani nei capelli. Le alternative non mancano, magari non subito a partire dall’anno prossimo ma il porto Grande rimane vivo e vivace. Abbiamo un’altra grossa fetta di traffico croceristico che da aprile a dicembre sceglie Siracusa. Possiamo stare tranquilli anche così”, spiega su FMITALIA.
Continueremo, allora, a vedere in porto le sagome di altre navi da crociera. “Si, le altre compagnie continuano ad arrivare. Navi più piccole ma che portano più ricchezza: sono crociere da mille euro al giorno, con passeggeri eleganti e danarosi. Msc è società seria, ha fatto le sue scelte”, dice ancora Boccadifuoco che non smentisce contatti informali con la Norwegian, un’altra top 5 del crocierismo mondiale e in cerca di un “suo” porto a Sud. “Si, ci sono società interessate a fare di Siracusa uno dei loro porti di imbarco e sbarco”, ammette l’agente marittimo. Insomma, l’avventura non è finita con i saluti di Msc. “Però dobbiamo sollevare il tema della qualità del turismo. Oggi a Siracusa è bassa. Tante presenze, ma per turismo purtroppo cafone: in costume, senza maglietta, sguaiato. Questa città deve essere invece una meta elegante. Lo merita. Come diventare selettivi? Basta fare come in altri posti top: prezzi diversi, più servizi, meno abusivismo. Si deve alzare la qualità, non solo i prezzi”, la ricetta di Boccadifuoco.
Il terminal crociere rimane. “Certo, serve per le altre navi in arrivo. Magari Msc lo voleva fisso e non la struttura amovibile che con grande sforzo è stata messa in piedi a Siracusa. E’ stato fatto un gran lavoro a Siracusa. E la società consortile ha investito parecchio. Rispettiamo la scelta di Msc, ma senza drammi”.
La partita si sposta sulla banchina 2, ancora non disponibile. E’ quella lunga oltre 300 metri, una manna nel sud Italia per le grandi navi. C’è ancora da risolvere il problema del pescaggio, attualmente inferiore agli 11 metri previsti. “Fanghiglia o altro? Serve un’ispezione subacquea. L’amministrazione comunale si è detta disponibile, per un impegno da circa 5/6 mila euro. Fatta l’ispezione, si deciderà se utilizzare una pompa idrovora per eliminare la fanghiglia e rendere operativa la banchina che ci permetterebbe anche di ospitare due grandi navi contemporaneamente. Ma bisogna capire se si è mosso qualche cassone, cosa che rappresenterebbe un bel problema. Capite come sia necessaria l’ispezione subacquea…”, sottolinea Alfredo Boccadifuoco.