Cuccello (Cisl): “Vertenza Versalis banco di prova delle politiche industriali in Sicilia”

Il segretario confederale della Cisl, Andrea Cuccello, è intervenuto quest’oggi al congresso siracusano del sindacato che guarda anche alla vicina Ragusa. E proprio queste due province, quella ragusana e quella iblea, “sono il simbolo di un Mezzogiorno che non si arrende, che lotta e costruisce futuro anche dentro transizioni complesse” secondo Cuccello.
Il riferimento immediato è alla vertenza Eni Versalis, “banco di prova delle politiche industriali in Sicilia orientale e, più in generale, della capacità del Paese di governare i cambiamenti con visione e responsabilità.
L’accordo raggiunto al Ministero delle Imprese e del Made in Italy è stato un passaggio importante: non gestisce solo un’emergenza, ma apre una prospettiva industriale per il polo chimico siciliano, coniugando riconversione ecologica, continuità produttiva e tutela occupazionale. Positiva, anche se tardiva, la firma della Regione Sicilia, che ora dovrà esercitare un ruolo attivo”, ha detto il segretario confederale della Cisl.
E’ chiaro che il protocollo andrà tradotto in azioni concrete. Per questo, “con Ministero e azienda dovremo monitorare con puntualità la realizzazione degli investimenti, verificando tempi, coerenza con gli impegni e ricadute occupazionali”, puntualizza Cuccello. “Accogliamo con favore anche l’apertura del tavolo sull’indotto: una novità da valorizzare, che però dovrà coinvolgere tutti i settori interessati – logistica, edilizia, servizi – non solo la metalmeccanica”, aggiunge con riferimento alla convocazione al Ministero di giorno 29 aprile.
“La vicenda Eni Versalis deve diventare un modello positivo di transizione giusta: un processo in cu le istituzioni anticipano e governano il cambiamento, mettendo al centro il lavoro in tutte le sue forme. È qui che si misura la credibilità di una vera politica industriale, capace di dare risposte concrete, valorizzare i saperi locali e generare sviluppo sostenibile”.