Da anni in attesa dei lavori di riqualificazione, scioperano gli studenti del liceo Quintiliano

Ferma al palo, nonostante i fondi stanziati ormai quattro anni fa, la riqualificazione strutturale ed energetica del Liceo Polivalente Quintiliano di Siracusa. I lavori dovrebbero interessare il plesso centrale di via Tisia e si tratta di interventi strutturali importanti, indispensabili. Non è un caso se reti protettive sono da tempo state apposte per evitare, all’interno dell’edificio, che eventuali distacchi possano compromettere l’incolumità di studenti e personale scolastico. Le risorse, attinte all’epoca attraverso i fondi europei, furono assegnate dalla Regione Siciliana. Spetterebbe al Libero Consorzio Comunale (l’ex Provincia) portare avanti l’iter burocratico e consentire lo svolgimento dei necessari lavori. Ad oggi, tuttavia,nulla di concreto è stato fatto e il timore è che si possa arrivare a perdere le cospicue somme, pari a circa tre milioni di euro, nel caso in cui l’attesa si dovesse ancora protrarre. In realtà, la situazione sarebbe, dal punto di vista burocratico, abbastanza complessa, con fondi che sarebbero stati, nel tempo, assegnati, revocati, rimodulati. In questo senso, sarebbe la Regione a dover compiere dei passaggi.
Gli studenti hanno deciso di far sentire la propria voce, supportati dalla dirigenza scolastica, dagli insegnanti, dal personale Ata. Per questo domani, 14 febbraio, scenderanno in piazza. Si daranno appuntamento davanti al campo scuola Pippo Di Natale e, in corteo, raggiungeranno la sede del Libero Consorzio Comunale. Il corteo si snoderà attraverso corso Gelone, via Catania, Corso Umberto, per fermarsi davanti al palazzo dell’ex Provincia di via Malta. I rappresentanti degli studenti e la Consulta All’ente si chiede l’avvio dei lavori di ristrutturazione del plesso centrale. Gli interventi sarebbero dovuti iniziare nel 2020 e la loro realizzazione viene da allora posticipata. I rappresentanti degli studenti fanno notare che questo comporti il “rischio di perdere definitivamente i fondi assegnati dalla Regione Sicilia, in origine fondi europei. Nonostante gli ingenti fondi necessari fossero già stati stanziati da tempo, infatti, i lavori non sono mai stati avviati, lasciando la struttura in uno stato di parziale degrado strutturale e priva di riscaldamento. Questa situazione compromette la nostra salubrità -protestano gli studenti- e la stessa immagine della scuola, rischiando di lasciare in ombra il benessere relazionale e le innumerevoli attività didattiche svolte all’interno del nostro Liceo, che non esitiamo a definire la nostra seconda casa”. Gli alunni del liceo Quintiliano chiederanno, anche attraverso la loro mobilitazione, risposte concrete agli enti competenti. Lo sciopero di domani sarà anche il modo per rendere nota all’opinione pubblica la situazione .
“L’iniziativa-spiegano i rappresentanti d’istituto e della Consulta- rappresenta un momento di partecipazione attiva e di impegno civico da parte degli studenti, che coinvolge l’intera comunità scolastica, personale scolastico e famiglie comprese, con l’intento di contribuire e rivendicare il miglioramento delle condizioni della propria comunità scolastica e cittadina”.
Alla fine della manifestazione verrà richiesto dalla delegazione di studenti un incontro con i dirigenti dei settori del Libero Consorzio di Siracusa competenti (il V ed il IV), che possa rappresentare occasione di approfondimento e chiarezza.
Nel 2018, infiltrazioni piovane da una parte del tetto, problemi a una guaina e agli infissi furono riscontrate dai tecnici dell’ex Provincia, intervenuti dopo il cedimento di calcinacci. Il commissario straordinario dell’epoca assicurò massima attenzione e celeri soluzioni.