Da Luigi a Nello Busà, il figlio insegue Tokyo 2020, il papà è diventato tecnico della Nazionale di kumite
Di padre in figlio e… viceversa. Il karate siracusano, avolese in particolare, continua la scalata ai ver-
tici assoluti perché se Luigi Busà insegue il pass per i Giochi di Tokyo 2020 dove per la prima volta verrà inserita questa disciplina nel programma olimpico, il maestro e papà Nello Busà ha ricevuto un importante riconoscimento: in questa stagione infatti, sarà il tecnico della Nazionale giovanile di kumite.
“Un 2019 che si apre alla grande – ha detto il maestro Busà – dopo una chiusura straordinaria del 2018. Dal Coni nazionale, dal presidente Giovanni Malagó ho infatti ricevuto la Palma di Bronzo al Merito Tecni
co e dalla Fijlkam, oltre all’incarico di allenatore della Nazionale giovanile di kumite, ho ricevuto un grande riconoscimento visto che per volere del presidente della Fijlkam, Domenico Falcone, mi è stata conferita la cintura del grado di 7° dan”. Il conferimento rappresenta il più alto e prestigioso riconoscimento sportivo e certamente è un’altra ciliegina sulla torta per il maestro avolese che non ha solo formato un campione mondiale qual è oramai diventato Luigi, ma tanti altri giovani passati sotto la scuola di Nello Busà diventata oramai una istituzione in ambìto nazionale.