Dal parco archeologico nuove risorse per Siracusa: Italia, "Città sempre più competitiva"
La norma approvata dall’Ars e con cui si destina una quota parte dello sbiglettamento dei parchi archeologici ai Comuni in cui ricadono, non è una novità assoluta. “Quando ero vicesindaco, c’era in vigore una norma simile ed era importante per le amministrazioni locali”, ricorda il primo cittadino di Siracusa, Francesco Italia. “Quindi non posso che salutare con favore questo emendamento. Peraltro condivido il principio seguito, secondo cui si ragiona di percentuale sugli incassi dei parchi e non già sulle attività degli imprenditori privati. La loro gestione, è il senso della norma regionale, va resa profittevole e sostenibile per incentivare gli investimenti mirati a rendere i nostri parchi archeologici più funzionali, più belli, con orari di apertura estesi, con mostre ed altro per arricchire l’offerta anche fuori stagione”, spiega il sindaco di Siracusa.
Nelle casse di Palazzo Vermexio entreranno quindi nuove somme. Il 15% degli incassi del parco archeologico di Siracusa, uno dei tre più importanti in Sicilia. Che fare con queste risorse? “Aiuteranno il Comune a migliorare i servizi di ricezione turistica”, risponde secco Italia. Come? “Prima cosa, potenziare ulteriormente il trasporto urbano, su cui siamo già intervenuti dando un nuovo gestore a Siracusa. Potenziare per rendere la città sempre più competitiva deve essere il senso di ogni nuovo intervento”. I Comuni potranno comunque utilizzare le risorse per i servizi di viabilità, sicurezza, decoro urbano, raccolta e smaltimento dei rifiuti.