Dal reparto covid al vaccino, l'infermiera Federica scherza: "fatto e non mi sono trasformata"
Federica Ferla è una giovane infermiera di Palazzolo Acreide. Dalla cittadina siracusana raggiunge ogni giorno Ragusa, dove lavora in ospedale, all’interno del Pronto Soccorso covid. In questi mesi di pandemia ne ha viste e vissute di emozioni, sotto la visiera e con la mascherina indosso, bardata come i sanitari sono costretti a fare da mesi. “Lavorare in un reparto covid è sfiancante e fortemente stressante…”, confida.
Non appena si è presentata la possibilità del vaccino, non ci ha pensato due volte. “Quando il primario del reparto ha chiesto chi fosse disponibile, ho subito accettato. Lavoro con passione e questo vaccino è un primo passo per andare avanti, un nuovo inizio per la scienza medica”, racconta in diretta su FMITALIA.
Il vaccino le è stato inoculato ieri, a Palermo. “E’ una esperienza che dobbiamo fare tutti, per il bene della comunità. Finalmente abbiamo una prima arma per combattere questa guerra contro un nemico invisibile. La mia emozione è stata forte, un momento indimenticabile”.
Ventiquattro ore dopo la prima dose, “sto benissimo e non mi è successo niente” scherza con riferimento alle perplessità che circolano attorno al vaccino, realizzato in tempi brevissimi. “Non mi sono trasformata”, sorride Federica. “Ho un piccolo dolore al braccio. Una cosa normalissima, succede con tutti i vaccini. Ma nessuna reazione”, torna seria. E riprende mascherina e visiera, pronta per una nuova e dura giornata di lavoro.