Demolizione del viadotto di Targia, iniziati i lavori: sparirà in poco meno di un mese
Sono cominciati i lavori per la demolizione del viadotto di Targia. A lavoro sulle campate le scarificatrici per rimuovere il manto stradale e “spogliare” le strutture. Dalla prossima settimana, invece, entrerà in azione il braccio meccanico che dovrà smontare le campate per poi avviare le operazioni di demolizione dei grandi piloni. Non saranno utilizzati esplosi, per tutelare la zona vincolata archeologicamente. Anche le strade di servizio, realizzate nei mesi scorsi per consentire ai mezzi pesanti di transitare sotto al viadotto rispettano i dettami della Soprintendenza: tessuto non tessuto sopra le antiche strade carraie e poi stabilizzato.
La demolizione è stata finanziata dal precedente governo regionale che ha raccolto il parere positivo del Comune di Siracusa per l’abbattimento. Costo dell’operazione di poco inferiore al milione di euro. I lavori hanno subito un forte rallentamento a causa di alcuni “imprevisti”: non erano segnalati su nessun documento ufficiale i tre cavi dati che erano stati passati sotto al viadotto. Garantiscono il collegamento di Siracusa alla rete internet e per il loro spostamento è stato necessario interpellare i rispettivi fornitori di servizio, prima di poter abbattere il viadotto. A seguire l’esecuzione dei lavori, il Genio Civile di Siracusa.
L’ingresso e l’uscita nord di Siracusa avverranno utilizzando la bretella di Targia, soluzione provvisoria disposta come alternativa alla chiusura del viadotto, divenuta ora definitiva. Una struttura in terre armate costata circa un milione di euro al Comune di Siracusa.