Demolizione del viadotto di Targia: niente esplosivi, verrà smontato pezzo per pezzo
Il viadotto di Targia, a Siracusa, sarà demolito come aveva definitivamente chiarito la Regione lo scorso ottobre. L’intervento è stato finanziato con 955mila euro e dopo aver collezionato in conferenza dei servizi tutti i pareri del caso, manca solo la gara d’appalto per poi far scattare i complessi lavori di demolizione.
Il progetto predisposto dal Genio Civile di Siracusa è stato studiato in modo da rispettare tutti i vincoli esistenti nella zona di Targia, in particolare quelli archeologici. Motivo per il quale, ad esempio, non verranno utilizzate cariche esplosive. I grossi piloni in calcestruzzo verranno smontati pezzo per pezzo. Una complessa demolizione meccanica che richiederà anche particolari mezzi pesanti all’opera. Per permette loro di raggiungere la parte sottostante del viadotto, dovrà essere anche realizzata una strada di cantiere provvisoria, da Stentinello in direzione del viadotto. Per quel che riguarda le campate, verranno rimosse direttamente dalla vicina sede stradale di Scala Greca. A causa della complessità di alcune di queste operazioni, potrebbe essere necessario studiare un nuovo sistema di viabilità nella zona del cantiere, per il tempo necessario a procedere. Non si dovrebbe arrivare ad una chiusura totale della bretella di Targia. Entro la fine dell’anno, il viadotto potrebbe quindi essere solo un lontano ricordo.