Denunce e multe dopo il corteo funebre che bloccò il ponte Umbertino

 Denunce e multe dopo il corteo funebre che bloccò il ponte Umbertino

Non è rimasto senza conseguenze quel corteo funebre concluso sul ponte Umbertino con fuochi d’artificio e centinaia di persone che hanno bloccato il traffico. Era lo scorso 11 marzo. La Questura di Siracusa ha contestato la violazione di “norme basilare del codice della strada” e la “manifestazione non autorizzata durante la quale sono stati esplosi numerosi fuochi di artificio anch’essi non autorizzati”.
Dopo la celebrazione dei funerali di un giovane purtroppo prematuramente scomparso a seguito di un incidente, centinaia di persone e decine di ciclomotori hanno invaso e bloccato il ponte Umbertino. In dieci sono stati denunciati per accensione di fuochi non autorizzati ed esplosioni pericolose oltre che per il mancato preavviso della manifestazione. Gli stessi agenti hanno anche sanzionato amministrativamente i 10 denunciati per aver effettuato un blocco stradale.
Gli agenti della Polizia Stradale di Siracusa hanno, inoltre, sanzionato 17 conducenti di veicoli per aver violato il codice della strada. In totale sono state 51 le infrazioni elevate e 145 i punti decurtati dalle patenti. Le maggiori violazioni hanno riguardato la guida senza casco, la mancata revisione del mezzo, l’assenza di copertura assicurativa e l’aver condotto i motocicli avendo a bordo altri due passeggeri.
“Tali manifestazioni, anche se sono state originate da un moto di cordoglio per la giovane vita spezzata – spiegano dalla Questura di Siracusa – hanno messo a repentaglio la sicurezza stradale e l’incolumità dei passanti anche in considerazione del fatto che ogni tipo di manifestazione necessita di un preventivo avviso all’Autorità che è deputata al mantenimento dell’ordine e della sicurezza pubblica a tutela anche dei partecipanti all’evento”.
Sul momento, le forze dell’ordine hanno deciso di non intervenire “per evitare che l’estemporanea manifestazione potesse rappresentare il pretesto per ulteriori disordini”. E’ stato allora prudentemente contenuto l’evento per poi procedere successivamente all’identificazione “degli autori dei fatti costituenti reato e coloro che avevano violato il codice della strada”.
Le forze dell’ordine ricordano che “è diritto costituzionale dei cittadini quello di riunirsi pacificamente ma è necessario, specie quando avviene in un luogo pubblico, dare preavviso all’Autorità. Pertanto, è auspicabile che i cittadini coinvolgano l’Autorità di pubblica sicurezza ogni qual volta si organizzi una manifestazione per assicurare che la stessa si svolga in totale sicurezza per i partecipanti all’evento ma anche per tutti gli altri utenti”.

 

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