Depuratore consortile, il caos è ad un passo: chi darà garanzie alla Procura?

 Depuratore consortile, il caos è ad un passo: chi darà garanzie alla Procura?

A poche ore dalla scadenza fissata dalla Procura, è ancora difficile prevedere cosa succederà al depuratore consortile gestito da Ias. Nel rimpallo di responsabilità tra la Regione proprietaria dell’impianto e Ias che ne ha la gestione non è ancora chiaro chi tra poche ore presenterà le necessarie garanzie per proseguire l’attività, così come richiesto dalla magistratura. La politica regionale non aver compreso la situazione. E pare caduta nel vuoto anche l’ultima offerta di Confindustria Siracusa, prospettata direttamente all’assessore regionale alle Attività Produttive, Turano. Ovvero la disponibilità a sostenere il piano d’investimento per il depuratore consortile gestito da Ias. Serve però la concessione del proprietario, che è la Regione Siciliana, perchè gli interventi vengano effettuati dalle aziende stesse sotto la loro gestione e si provveda a ritirare il bando per l’affidamento del depuratore stesso.
“Le premesse erano buone, specie dopo il vertice in Prefettura a Siracusa. Ma siamo usciti dall’incontro palermitano delusi ma ancora più allibiti dalle parole con cui l’assessore Turano ha esordito, affermando che ci aveva acconsentito di parlare con lui, seppure la Regione, che detiene con il 65% la maggioranza della società consortile, non c’entrasse nulla nella questione del depuratore, ma solo perché assolve un mero ruolo sociale”, lamenta però il presidente di Confindustria Siracusa, Diego Bivona.
“Purtroppo ci siamo trovati di fronte ad un interlocutore che ha affrontato il tema con disarmante superficialità, incurante della finalità della delega alle attività produttive affidatagli dal presidente Musumeci, tenendo un comportamento indisponente ed intransigente, rispetto alla gravità della problematica in questione, che richiederebbe la necessaria responsabilità per scongiurare il blocco delle attività produttive nell’area industriale siracusana. Non sappiamo il livello di conoscenza della materia in questione da parte del presidente Musumeci che in varie occasioni, ha sempre dimostrato attenzione, sensibilità e disponibilità ad affrontare e risolvere le situazioni complesse che si presentavano sul suo tavolo”.
Confindustria Siracusa fa adesso appello alla mobilitazione della deputazione regionale e nazionale, affinchè la questione sul tappeto venga trattata con la lucida e consapevole responsabilità di chi rappresenta gli interessi della collettività.

 

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