Di nuovo al buio la Siracusa-Belvedere: “Rubato materiale elettrico”, l’ex Provincia corre ai ripari

 Di nuovo al buio la Siracusa-Belvedere: “Rubato materiale elettrico”, l’ex Provincia corre ai ripari

La Belvedere-Siracusa torna al buio e torna al buio perchè qualcuno ruba il materiale elettrico che alimenta i corpi illuminanti e poi torna a rubare quello che viene posizionato al posto degli elementi rimossi. Un cane che si morde la coda e di cui fanno le spese i cittadini/automobilisti alle prese con una strada particolarmente pericolosa se la visibilità viene a mancare.

Dopo anni di prese di posizione, battaglie, tentativi di individuazione di soluzioni, per quella strada la storia sembrava chiusa e con un lieto fine. Ed invece si torna a doverne parlare, anche se in termini diversi.

A chiedere la collaborazione dei cittadini sono i leghisti Vincenzo Vinciullo e Mauro Basile.
I tecnici dell’ex Provincia sono dovuti intervenire due volte di seguito per riattivare l’impianto. Dopo la prima sostituzione, infatti, nuovamente i ladri sono entrati in azione.
Questa mattina, nuovo intervento, dopo avere appurato la sottrazione dei fili di alimentazione di 20 corpi illuminanti. L’episodio è stato denunciato alle forze dell’ordine.
“In questa vicenda, veramente amara-commentano Vinciullo e Basile-  in cui nessuno ha rispetto per la vita umana che adesso continuerà ad essere a rischio dal momento che quel tratto stradale +è particolarmente pericoloso e necessita di una illuminazione costante, il coinvolgimento dei cittadini è quanto mai necessario.
Se riuscissimo ad individuare almeno il giorno in cui è avvenuto il furto, potremmo assicurare alla giustizia gli autori dell’accaduto, recuperare i fili e di conseguenza riattivare il servizio, se invece non si riuscirà ad accertare gli autori materiali del furto, è chiaro che difficilmente l’impianto potrà essere riattivato in quanto la ex Provincia non ha le risorse necessarie per poter realizzare nuovamente l’impianto elettrico terminato da qualche mese.Facciamo appello ai cittadini -concludono i due esponenti della Lega Sicilia- perché forniscano ogni utile indizio per ritrovare i fili rubati”.

 

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