Diatribe continue sul nuovo ospedale da costruire, l’assessore Fontana fa chiarezza
Nonostante i passi avanti concreti che, per la prima volta, rendono davvero credibile l’avvio dell’iter per la costruzione del nuovo ospedale di Siracusa, non sono mancate in queste ultime ore le polemiche sulla scelta della nuova area. Per la verità, su questo tema, sono almeno vent’anni che le diatribe tengono banco. Più degli atti concreti che, invece, oggi ci sono. In forma embrionale ma decisa. Con l’indicazione netta della strada da percorrere.
L’assessore all’Urbanistica, Maura Fontana, stoppa le critiche. “L’individuazione dell’area per il nuovo ospedale ha seguito un procedura rapida ed assolutamente economica per le casse del Comune di Siracusa. Per tale ragione ritengo che è il caso di fare chiarezza sia a chi è profano sia a chi, da troppo tempo lontano dalla aule del governo, ne ha smarrito memoria”. La Fontana non replica ma chiarisce ruoli, passaggi e competenze. “Gli iter per l’individuazione di un’area, nelle condizioni del nostro Prg scaduto nel 2012, nei suoi vincoli preordinati, cioè di possibilità di esproprio pubblico, sono due: il primo prevede una variante ordinaria, il secondo una variante in corso d’opera. La prima comporta un iter complesso, che, nel caso dell’ospedale, si sarebbe tradotto in una proposta di variante che il consiglio comunale avrebbe dovuto adottare. La stessa sarebbe stata successivamente sottoposta alle eventuali opposizioni ed osservazioni per poi fare ritorno in Consiglio. A quel punto, la proposta di variante sarebbe stata trasmessa all’assessorato regionale Territorio e ambiente che avrebbe provveduto all’approvazione ed alla sua esecuzione in tempi, come è facile immaginare, imprevedibili”.
Ma c’è anche una seconda possibilità, un iter agevolato per opere di interesse pubblico e di importanza sovracomunale. “Questo procedimento contempla l’esclusione della Vas, valutazione strategica ambientale, e la redazione della Via, valutazione di impatto ambientale. Questa procedura risulta più snella in quanto prevede l’approvazione diretta dell’assessorato Territorio e ambiente entro 45 giorni. Inoltre, per quanto concerne la valutazione dell’area, che tiene conto non solo degli aspetti urbanistici ma anche afferenti alla tipologia di struttura da realizzare, l’Asp ha dato l’incarico ad un tecnico altamente specializzato, Giuseppe Pillitteri. Alla luce di questo, non possiamo che rendere merito alla scelta del sindaco, Francesco Italia, di aver imboccato una strada più rapida e meno impegnativa in termini di costi e risorse umane per il Comune”.
Maura Fontana si dice però preoccupata dal fatto che “chi muove tali accuse avrebbe scelto diversamente con un azzardato utilizzo dei soldi dei cittadini. Se c’è un merito da attribuire al sindaco Italia è sicuramente quello di aver agito da buon amministratore nell’interesse anche di chi lo accusa. Non si può, infatti, non ricordare che il consiglio comunale, nella seduta del 14 novembre del 2018, aveva scelto di collocare il nuovo ospedale nell’area della Pizzuta, diversa da quella presa in considerazione dall’Asp. E tra i sostenitori di questa soluzione c’era anche il gruppo consiliare di chi, in modo stucchevole, oggi tenta di attaccarsi al petto qualche medaglia”.