Differenziata, avanti piano: Siracusa è al 50,4% ma ad ottobre la raccolta precipita al 47%

Nel nuovo Piano regionale rifiuti, approvato la scorsa settimana, sono contenuti i dati aggiornati sulla raccolta differenziata in Sicilia. Siracusa è al 50,4%, lontana dal 70,6% di Ragusa, dal 68,4% di Agrigento o dal 67,3% di Enna e il 65,2% di Trapani. Quanto ai tre principali capoluoghi regionali, Messina è al 53% mentre per Palermo e Catania è ancora notte fonda per la raccolta differenziata: 15,2% nel primo caso, 22% nel secondo.
L’obiettivo del 65% è ancora un miraggio per la Sicilia eppure quel dato medio regionale va centrato entro il 2028 altrimenti – come spiega anche il Giornale di Sicilia – non saranno sufficienti neanche i due prossimi termovalorizzatori per gestire la valanga di rifiuti indifferenziati prodotti dalle città dell’isola.
Dopo una buona accelerazione tra il 2020 e il 2022, la differenziata a Siracusa sta arrancando. Il dato di ottobre 2024 segna uno dei punti più bassi dell’ultimo periodo: 47%. Il consigliere comunale di opposizione Ivan Scimonelli ha chiesto all’amministrazione comunale di piegare in aula questo rallentamento. Fonti di Palazzo Vermexio spiegano che su quella percentuale di ottobre pesa l’onda lunga del G7 Agricoltura e dell’Expo Divinazione. In quelle giornate il servizio rifiuti è stato rafforzato in Ortigia ma “impiegando” anche uomini e mezzi solitamente destinati ad altre aree e servizi. Questo sforzo “extra” avrebbe portato a questa caduta nella percentuale di differenziata mensile. Comprensibile, allora, l’attesa per i dati di novembre e dicembre che dovranno subito presentare un riallineamento sul 50/52% per non fa suonare l’allarme sull’andamento della raccolta rifiuti cittadina.
Intanto, il tema delle discariche nelle aree popolari resta all’ordine del giorno. Decine le segnalazioni tra via Immordini, via Andrea Palma, via Decio Furnò, viale Algeri. L’azienda è costretta ad intervenire con ciclici interventi di riassetto, ovvero costose bonifiche straordinarie che finiscono per aumentare la quantità di indifferenziato in discarica. Costi su costi che continuano a tenere alto l’impatto della Tari sulle tasche dei siracusani. In pochi anni, secondo il piano regionale, il conferimento in discarica dovrebbe scendere al minimo storico del 10%. Obiettivo difficilissimo, visto con gli occhi di oggi.
Nell’area di via Decio Furnò ormai i rifiuti vengono anche smaltiti con incendi. “Non abbiamo contenitori per buttare la spazzatura”, lamentano i residenti dei complessi di edilizia popolare. Ma in verità anche i grandi carrellati su strada sono stati dati alle fiamme e distrutti. Resta il fatto che vengono abbandonati sacchi su sacchi di indifferenziata, senza traccia di separazione dei rifiuti per frazione e meno ancora attenzione al calendario di conferimento seguito dal resto della città.