Differenziata ferma, discariche in aumento: 300 tonnellate su strada bonificate in 7 giorni
A Siracusa la raccolta differenziata arretra. Ormai da mesi la partecipazione cittadina è in calo e il risultato è tanto più evidente quanto più aumentano le discariche abusive. Non c’è area del capoluogo che ne sia esente. I controlli non sono percepiti come efficaci e proliferano gli abbandoni su strada che richiedono costanti bonifiche straordinarie che rappresentano – è bene ribadirlo – un costo in più per i cittadini. Almeno quelli che pagano la Tari.
Alcuni numeri per rendersi conto dell’emergenza. Nell’ultima settimana sono state raccolte in strada qualcosa come 300 tonnellate di spazzatura buttata senza alcun criterio o regola, a fronte di circa 180 tonnellate regolarmente raccolte. Chili e chili di immondizia in sacchetti di cui centinaia di siracusani si sono liberati senza alcuna logica o criterio. A questo dato andrebbero in realtà aggiunte le circa 50 tonnellate raccolte ieri, con l’ennesima bonifica straordinaria.
“Ma con chi ce la dobbiamo prendere? Con gli incivili? Certamente no, siamo in uno Stato di diritto e proprio per questo abbiamo tutti il sacrosanto diritto di vedere rispettate le regole da parte di tutti, con imponenti attività di contrasto e repressione da parte di chi ha il potere di farlo”, argomenta Paolo Cavallaro, consigliere comunale di FdI.
“L’amministrazione comunale che strade ha intrapreso per arginare questo incivile fenomeno? Ha provato a coinvolgere la Prefettura e le altre forze dell’ordine? Ha installato telecamere nascoste per reprimere le condotte scorrette e delinquenziali? Ha avviato massicce attività dissuasive oppure si è messa in coda a tutti quelli che pensano che è il triste destino inesorabile della nostra città restare sepolti in mezzo alla spazzatura?”, dice indicando quelle che a suo avviso sarebbero precise responsabilità del sistema pubblico locale.
Soluzione? “Si avvii una dura azione di contrasto all’ inciviltà dilagante, perché tutti rispettino le regole e perché l’ inciviltà altrui non debba ripercuotersi sui portafogli e sugli olfatti delle persone perbene, che sono la stragrande maggioranza”.