Dipinti “clonati”, nel 2020 una delle copie del Caravaggio arrivò a Siracusa
E’ tornato d’attualità il caso delle due copie fedeli, anche al tatto, del Seppellimento di Santa Lucia. Realizzate nel 2020, nell’ambito del prestito del dipinto conservato a Siracusa al Mart di Rovereto, sono finite al centro dell’inchiesta giornalistica de Lo Stato delle Cose, la trasmissione di Massimo Giletti che sta occupandosi di dipinti “clonati” e di Vittorio Sgarbi. Nelle ore scorse, la troupe del programma di Rai 3 ha fatto tappa a Siracusa per cercare di risponde alla domanda su dove siano oggi quelle copie originali e come vengano eventualmente utilizzate.
Nel 2020, una di quelle copie arrivò a Siracusa. Nella foto la si vede adagiata su di una parete laterale della chiesa di Santa Lucia alla Badia dove rimase una decina di giorni, mentre il “vero” Caravaggio era in prestito al Mart.
“Le dimensioni sono identiche all’originale. Ed anche allo sguardo, un non esperto penserebbe di trovarsi di fronte all’originale. La complessa tecnica utilizzata per la realizzazione della copia fedele ha prodotto un risultato notevole”, scrivevano il 9 novembre del 2020.
La copia non venne subito posizionata ai piedi dell’altare. C’erano punti da chiarire, come ad esempio la stessa permanenza a Siracusa una volta rientrato il vero Caravaggio. In quel caso, si disse, doveva essere esposto con la specifica di essere una copia fedele.
Il problema non si pose. Pochi giorni dopo il suo arrivo, una decina, la copia fedele che era arrivata a Siracusa prese altre strade. Quelle che oggi cerca di intercettare anche la trasmissione di Giletti.