Disastro Francofonte, l’accusa del Pd: “inosservanza delle norme e pochi controlli”
Se il covid a Francofonte ha ripreso a correre veloce (266 attuali positivi, 12 ricoverati e 3 decessi nell’ultima settimana), la colpa è “dell’inosservanza delle norme di sicurezza” da parte dei cittadini e dall’assenza di controlli efficaci. Mentre la Regione proroga per la terza volta la zona arancione, definendo Francofonte comune “ad alto rischio”, il Pd alza la voce e chiede maggiore impegno alle forze dell’ordine. “Tante persone positive o in quarantena circolano liberamente, sia per mancanza di una adeguata assistenza che per la totale assenza di un controllo da parte delle forze dell’ordine. È diffusa la convinzione che qualsiasi violazione delle norme di sicurezza non comporti alcuna sanzione”, è la netta posizione assunta dal partito di centrosinistra. Alla Prefettura di Siracusa viene inviato allora un messaggio: più personale di polizia per assicurare “il rigoroso controllo sull’osservanza delle norme di sicurezza”.
Per invertire la rotta, il Partito Democratico chiede all’amministrazione comunale di Francofonte un piano straordinario in due punti: l’utilizzo dei vigili urbani per prevenire le violazioni e per applicare pesanti sanzioni che siano da deterrente per chi le commette; una informazione costante sulla situazione dei contagi e sulle misure adottate per limitarli, verificando il coinvolgimento dei medici di base nella campagna di vaccinazione. Vaccini, altra nota dolente. Oggi Francofonte è la pecora nera della Sicilia, con una percentuale di prime dosi al 64%, lontana dal 75% richiesto dalla Regione. “Non dobbiamo inventarci nulla, solo mettere in atto gli interventi che in tempi recenti sono stati adottati con successo per territori con situazione epidemiologica non più grave della nostra”, la sferzata del Pd.