Distretto del SudEst, Granata lo rilancia e Cavallaro: “Mancano i dati degli ultimi 5 anni”

Si torna a parlare di Distretto Turistico del SudEst, società di cui non è ben chiara all’opinione pubblica ruolo e funzionalità. Fabio Granata, assessore alla Cultura del Comune e componente del cda del Distretto, annuncia la nuova fase che si intende aprire. “Il Distretto turistico del Sudest ha tenuto il 19 luglio scorso una importante riunione a Noto per perfezionare e deliberare la partecipazione al bando per i Fondi Unesco erogati dal Ministero della Cultura, per il 2024. All’unanimità abbiamo deliberato di proseguire lungo le linee già intraprese e puntare a una maggiore accessibilità fisica e sensoriale dei siti Unesco degli otto Comuni iscritti nella World Heritage List. 
Abbiamo inoltre deciso di programmare otto eventi nelle Città del sito (Catania, Militello Val di Catania, Caltagirone, Noto, Palazzolo Acreide, Ragusa, Modica, Scicli) al fine di promuovere e approfondire una riflessione sulle politiche di identità e consapevolezza culturale da portare avanti nel Val di Noto”.
Il Distretto del SudEst – spiega ancora Granata – “è riuscito a lanciare nell’immaginario collettivo nazionale ed europeo questi luoghi bellissimi, ridisegnandoli come luoghi del cuore ed espressioni di emozioni originali e uniche.Suggestioni fatte riaffiorare dai muretti a secco, dalla intensità dei colori, nei paesaggi incontaminati della costa e dell’entroterra, dalle genti che in essi si muovono con una gestualità antica, in un’atmosfera incantata e lontana eppure conosciuta e intima”. Un riferimento che, però, risale agli anni delle produzione Paomar dedicate al Commissario Montalbano.
Ecco perchè polemizza Paolo Cavallaro (FdI) polemizza con l’assessore. “Voglio ricordare il mio voto contrario al mantenimento della partecipazione del 4% del Comune di Siracusa al Distretto del Sud Est. Ho evidenziato in aula che della partecipata mancavano i dati degli ultimi 5 bilanci dal 1998 al 2022, mai trasmessi, oltre al fatto che, come affermato dall’Amministrazione comunale, la stessa non svolgeva attività da anni. Ora all’improvviso prendo atto della vitalità di tale partecipata che, forse priva di una sede istituzionale, si riunisce presso la sede di un’associazione culturale di Noto e mette giù un’intensa programmazione di eventi, senza che il Consiglio comunale di Siracusa e i cittadini siano stati informati sull’eventuale trasmissione degli ultimi bilanci, se gli stessi siano in perdita o in attivo, e su quali siano gli oneri a carico dell’Amministrazione comunale in ordine agli ultimi eventi programmati e deliberati. Credo che motivi di trasparenza avrebbero imposto all’Amministrazione comunale di spiegare ai cittadini perché tale partecipata non abbia mai trasmesso i bilanci e non abbia svolto alcuna attività di promozione turistica”. E preannuncia un accesso agli atti per prendere visione degli eventuali bilanci presentati e per conoscere “le ragioni del silenzio di fronte alle plurime richieste di invio da parte dell’Amministrazione comunale dei bilanci annuali”.

foto di Christian Chiari