Divieto di trasferta per i tifosi azzurri. Il Siracusa condanna gli scontri
Dopo i disordini che mercoledì hanno pesantemente segnato il post gara tra Siracusa ed Acireale, dalla Questura di Catanzaro è arrivato il divieto di trasferta per i tifosi azzurri. Provvedimento purtroppo atteso e scontato. E che potrebbe non rimanere isolato. “Il Siracusa Calcio esprime rammarico per quanto accaduto, fuori dallo stadio, nelle ore successive alla gara con l’Acireale. Rammarico acuito dalla conseguenza del divieto di trasferta a Lamezia Terme per i nostri sostenitori”, si legge in una nota ufficiale della società, comparsa sui canali social istituzionali.
“Il Siracusa Calcio esprime inoltre vicinanza ai funzionari delle forze dell’ordine che sono rimasti feriti. Ancora una volta – prosegue la nota – la società e la squadra rischiano di pagare per responsabilità di soggetti che non possono essere considerati tifosi e che danneggiano i sostenitori che rispettano le regole e gli avversari”, è la dura presa di posizione. Il Siracusa è primo in classifica, reduce da sei risultati utili positivi (5 vittorie e 1 pareggio) ed in costante crescita. I tafferugli hanno colpito e amareggiato il presidente Ricci e l’intero team, convinto della maturità dell’appassionato pubblico di fede azzurra. “Non è questa l’immagine che il Siracusa Calcio vuol offrire nel panorama del calcio nazionale”, è la non casuale chiusura della nota stampa.