Dopo la pioggia oleosa avviato iter per la caratterizzazione ambientale dei luoghi

L’indagine interna avviata da Isab dopo il caso della pioggia oleosa ha portato alle prime conclusioni. I tecnici della società spiegano che lo scorso lunedì è stata rilasciata in atmosfera – dall’impianto U100 della raffineria Isab Sud – “una miscela di vapore acqueo e idrocarburi, per una durata di circa 2 minuti”.
Il rilascio in atmosfera “è stato conseguenza della corretta attivazione delle valvole di sicurezza dell’unità.
L’evento, di natura straordinaria, è uno degli scenari di rischio previsti dall’analisi di sicurezza della raffineria”.
Subito dopo l’anomalia, “sono state disposte le opportune verifiche e constatata la piena sussistenza delle condizioni di sicurezza, l’impianto è stato rimesso in esercizio nella serata dello stesso giorno”, si legge nel report dell’azienda che conferma di aver subito inviato le relative comunicazioni agli enti preposti, subito dopo l’evento accidentale.
In relazione alle potenziali conseguenze ambientali, nella nota di Isab si legge che “in termini di qualità dell’aria sono stati analizzati i dati delle centraline poste sul territorio, con particolare riferimento a quelle presenti negli abitati di Città Giardino e Belvedere, dai quali sono emersi valori al di sotto delle soglie limite di riferimento”.
Per quel che concerne le ricadute sul suolo, “in accordo a quanto previsto dalla normativa vigente, è stato avviato l’iter di verifica con il Ministero dell’Ambiente e gli Enti preposti e che, in via preliminare, verrà avviata a breve una campagna di caratterizzazione ambientale (prelievo di campioni da sottoporre ad analisi di laboratorio), secondo modalità da concordare con gli Enti di controllo”.
Quanto ai danni subiti dai privati, in particolare alle auto su cui è ricaduta la sostanza oleosa, Isab ha attivato una casella di posta elettronica (segnalazioni@isab.com) dove indirizzare le segnalazioni.