È Maria Grazia Calandrone la vincitrice del Premio Vittorini

Maria Grazia Calandrone è la vincitrice della XXII edizione del Premio Vittorini con il suo “Dove non mi hai portata” (Einaudi). Questa la motivazione della Commissione: “Abbandonata a otto mesi su un prato di Villa Borghese, cinquant’anni dopo Maria Grazia Calandrone va alla ricerca dei suoi genitori biologici, morti suicidi nel Tevere, compiendo uno straordinario e commovente viaggio dentro di sé e dentro la storia di quegli anni, gli anni sessanta, facendo emergere problematiche quanto mai attuali: la questione femminile, infatti, affiora in ogni pagina, ma non è mai esposta sopra le righe. Tenendo sempre a bada l’autobiografismo, con la finezza e l’eleganza del suo essere poeta, Calandrone ci narra la sua dolente e insieme coinvolgente indagine e ci offre toccanti pagine di bella scrittura”.
Maria Grazia Calandrone ha avuto la meglio su Giuseppe Lupo, finalista con “Tabacco clan”, Marsilio, e su Matteo Nucci autore di “Sono difficili le cose belle”, HarperCollins.
A consegnare i riconoscimenti alla vincitrice e ai finalisti sono stati l’assessore alla cultura della Città di Siracusa Fabio Granata, il presidente di Confindustria Siracusa, Gian Piero Reale, e il vicepresidente dell’associazione Vittorini-Quasimodo, Vittorio Muscia.
Menzione speciale a Veronica Tomassini (assente alla cerimonia finale per via di concomitanti e non differibili impegni) che ha catturato l’attenzione e il consenso della Commissione con “L’inganno”, La nave di Teseo.
A parlare al femminile in questa edizione 2023 è stato anche il Premio per l’editoria indipendente Arnaldo Lombardi, assegnato dalla Commissione alla casa editrice Le Fate di Ragusa. Sul palco, a ritirare il riconoscimento, l’editrice Alina Catrinoiu.
La cerimonia di chiusura del XXII Premio Letterario Nazionale Elio Vittorini – IV Premio per l’editoria indipendente Arnaldo Lombardi, coordinata sul palco dal vicedirettore di Radio 24 Sebastiano Barisoni, si è svolta al Teatro Massimo della Città di Siracusa. Sul palco è salito anche Alessandro Quasimodo, figlio del premio Nobel Salvatore, che ha intrecciato ricordi e memorie delle famiglie Vittorini e Quasimodo.
Nel segno della passione e dell’impegno civico un riconoscimento dell’Amministrazione Comunale di Siracusa è andato a Frank Samaraweera, nato in Sri Lanka ma siracusano da trent’anni, impegnato in un’attività di sensibilizzazione e pulizia dai rifiuti abbandonati in pezzo di territorio cittadino. 
Il Premio Letterario Nazionale Elio Vittorini è stato promosso dall’associazione culturale Vittorini-Quasimodo e dall’Assessorato alla Cultura della Città di Siracusa con il supporto di Confindustria Siracusa e la partecipazione di Ance Siracusa.