È morto padre Antonio Panzica, simbolo di Mazzarrona. “Ha lottato dove altri si sono arresi”

 È morto padre Antonio Panzica, simbolo di Mazzarrona. “Ha lottato dove altri si sono arresi”

La Mazzarrona perde uno dei suoi simboli. È morto padre Antonio Panzica, il parroco di San Corrado Confalonieri. Aveva 82 anni.
Nel difficile rione siracusano, fetta ampia di Grottasanta, era arrivato a metà degli anni 80 del secolo scorso. La chiesa attuale non esisteva ancora ma quella sorta di container/prefabbricato con un crocifisso sul tetto diventò in fretta un punto di riferimento per tutti. Spesso diventando anche rifugio per una o più notti per quei ragazzi difficili che lo stesso padre Panzica recuperava dalla strada, dove l’avanzare della droga e delle tentazioni criminali trovavano gioco facile nell’assenza di alternative.
Della Mazzarrona padre Panzica ha rappresentato lo spirito di riscatto, la voglia di attenzione e di rispetto. Ha guidato una comunità sempre più numerosa attraverso gli stravolgimenti urbanistici e sociali che hanno segnato la crescita disordinata dell’area popolare. Ne ha interpretato il senso di abbandono, con continui richiami alla classe dirigente locale. L’ultima lettera aperta risale a settembre dello scorso anno, quando con il suo fare schietto padre Antonio Panzica scriveva: “Noi periferia, utile solo sotto elezioni”.
La notizia della sua scomparsa ha profondamente colpito i suoi parrocchiani. “Ha lottato dove tanti altri hanno rinunciato. Grazie per quello che hai fatto per la Mazzarrona”, il tributo di quanti in quella chiesa avevano trovato “comunità”.
L’ex sindaco di Siracusa, Fausto Spagna, lo ha voluto ricordare così: “Ero Sindaco ed era estate. Trovai, di sera, Padre Antonio, all’interno del container dove professava la Parola Di Dio, che poi sarebbe servito da rifugio a chiunque ne avesse bisogno. Capii di trovarmi davanti ad un Parroco rivoluzionario che incarnava la vera Missione della Chiesa.
Nacque un rapporto stupendo, sia personale che spirituale. Nell’ambito del possibile andava sostenuto e condiviso. Siracusa perde un pilastro di Fede e Carità”.

 

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