Ecosistema Urbano, Siracusa in fondo alla classifica.Tuttoilmondo (Legambiente): “La vera sfida è il Pnrr”
“Il capoluogo resta in fondo alla classifica italiana ma qualche piccolo passo avanti, in realtà, è stato compiuto”. Luci e ombre, secondo Paolo Tuttoilmondo di Legambiente, dunque, sintetizzano la situazione di Siracusa all’interno del nuovo rapporto EcoSistema Urbano, appena pubblicato.
Legambiente ed il Sole 24 Ore hanno pubblicato i dati che riguardano i capoluoghi di provincia.
Il 96esimo posto attribuito a Siracusa mette ancora in evidenza le lacune del territorio ma si registra anche un lieve miglioramento rispetto al passato.
“Questo va detto- commenta Tuttoilmondo- anche se di certo non basta. I dati contenuti nel nuovo rapporto sono relativi ad un anno fa. Nel 2020 il lockdown ha certamente influito sugli esiti relativi ad alcuni dei parametri tenuti in considerazione. Si registra, ad esempio, un lieve miglioramento della qualità dell’aria, ma potrebbe essere dovuto al fatto che a lungo i mezzi a motori hanno circolato molto meno. Certamente ci troviamo di fronte ad un aumento della percentuale di raccolta differenziata. La realtà attuale,da questo punto di vista,è ancora migliore rispetto a quella fissata nello studio condotto. Dati positivi sono anche quelli relativi alla realizzazione delle corsie ciclabili, di cui il report non tiene ancora conto e l’attivazione delle due nuove linee di trasporto pubblico”.
Tuttoilmondo osserva, però, anche come “il trasporto pubblico nelle altre aree del capoluogo sia ancora parecchio carente. Altro problema serio, quello relativo alla dispersione di acque nella rete-prosegue l’esponente di Legambiente- La nostra è una rete colabrodo, per la quale servono interventi da programmare subito”.
Tuttoilmondo evidenzia anche un altro dato negativo: il tema è quello del verde urbano.
“In questo ambito ci piazziamo addirittura al 99esimo posto della classifica. Non possiamo accontentarci del verde pubblico esistente, anche se migliorarne la gestione è senza dubbio importante. Il verde pubblico serve anche per proteggere la città dagli allagamenti che si verificano ad ogni pioggia, non per forza torrenziale. Succede perchè si è impermeabilizzato il territorio, si è costruito senza rispettare in alcuni casi quello che il regolamento edilizio prevede, a partire dalla garanzia di alberi e aree verdi, che rappresentano anche una garanzia di sicurezza in caso di eventi meteo avversi”.
Pollice verso, poi, in tema di impianti di energia rinnovabile. “Se, ad esempio, parliamo di solare- fa notare Tuttoilmondo- su immobili pubblici siamo vicinissimi allo zero”.
Tutte considerazioni che conducono il rappresentante di Legambiente a porre una domanda: “L’amministrazione comunale- conclude- è pronta a intercettare le risorse messe in campo dal Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza)? E’ un’occasione irripetibile. Serve un ufficio speciale che possa intercettare le risorse, redigere i progetti, arrivare al dunque”.