Elezioni, il Pd si "smarca" : governo ombra con Renata Giunta
In vista del ballottaggio dell’11 e del 12 giugno prossimi per l’elezione del nuovo sindaco di Siracusa, il Pd, che al primo turno sosteneva Renata Giunta prende posizione ufficiale e lo fa con un documento, dopo le dichiarazioni che, in ordine sparso, esponenti del partito hanno rilasciato nei giorni scorsi, con orientamenti diversi, in qualche caso, gli uni dagli altri. Nel documento si premette che “la coalizione democratica e progressista, guidata da Renata Giunta, allorché si è costituita, ha dichiarato ripetutamente di essere alternativa alla destra e in netta discontinuità con l’amministrazione uscente guidata da Francesco Italia.
Ad oltre una settimana dal voto, dal candidato Francesco Italia non è pervenuta alla coalizione democratica e progressista alcuna richiesta di confronto politico né alcuna proposta su concrete e credibili azioni che assicurino la svolta, da noi ricercata, rispetto al governo dei precedenti cinque anni e in coerenza con le aspettative di oltre 2/3 dell’elettorato che ha dimostrato di non apprezzare l’operato dello stesso. Analogamente, nessuna proposta di apparentamento tecnico è pervenuta al Partito Democratico, unica lista della coalizione che sarà presente nel Consiglio Comunale”. Per il Pd, dunque, non avrebbe “significato e
senso politico una qualunque indicazione di voto, basata esclusivamente sulle caratteristiche delle persone o sul profilo politico, peraltro evidente, delle due coalizioni rivisitate di destra-centro e di centro-destra, al ballottaggio”. Il Partito Democratico si è confrontato con la coalizione progressista con cui ha affrontato la prima parte di campagna elettorale. “Non essendosi manifestati elementi nuovi per offrire un’indicazione autenticamente politica sul voto, volta cioè ad assicurare gli elementi programmatici di cambiamento da noi auspicati nel governo futuro della città di Siracusa, saranno gli elettori e le elettrici del Partito Democratico e della coalizione democratica e progressista a scegliere- il responso di tali approfondimenti- responsabilmente, la proposta che complessivamente riteniamo meno lontana, più utile o meno rischiosa per il futuro governo della città di Siracusa e attraverso le modalità di voto che la legge consente, inclusa la scheda bianca”.
Poi un chiarimento, che sembra anche una risposta ad alcuni temi di dibattito politico in queste settimane. “Non è alle forze politiche escluse dalle coalizioni che vanno al ballottaggio a Siracusa, a maggior ragione quando totalmente ignorate sotto il profilo del confronto politico- si legge nel documento- che vanno imputate responsabilità politiche di qualunque tipo circa gli esiti del voto, al di là della propaganda elettorale. Proprio la legge elettorale prevede, al suo interno, numerosi e specifici strumenti, con le relative tempistiche, per definire e consolidare rapporti politici trasparenti e pubblici e impegni programmatici verificabili. La presenza del Partito Democratico nel Consiglio comunale sarà decisiva e consentirà di portare avanti, in modo autonomo, costruttivo e nell’interesse della città, le nostre idee e la nostra visione, in continuità con la richieste dei 10445 voti ovvero circa il 20% elettori ed elettrici che hanno condiviso la bella corsa e la proposta di Renata Giunta a capo della coalizione democratica e progressista, aprendo alle tante giovani e fresche energie che ci hanno manifestato il loro entusiasmo e la volontà di andare avanti”. Il prossimo passo dovrebbe essere una conferenza stampa, che dovrebbe essere convocata da Renata giunta, per illustrare l’idea di dar vita ad un governo ombra della città, con specifiche deleghe, a partire dalla giunta designata.