Esclusiva di Siracusaoggi.it: ecco il documento che i sindaci hanno consegnato a Buceti per accelerare il ritorno in mano pubblica degli impianti idrici
In esclusiva su SiracusaOggi.it il documento originale con cui dieci Comuni della provincia di Siracusa chiedono di poter dare vita, da soli o in forma associata, ad una società pubblica per gestire il servizio idrico integrato dopo il fallimento di Sai 8. Il “foglio” è stato consegnato ieri a Palermo al commissario straordinario dell’Ato idrico, Ferdinando Buceti. Tramite lui, si attendono ora le risposte della Regione.
In calce, le firme degli amministratori. Il vicesindaco Francesco Italia per il Comune di Siracusa. Uno dei commissari per Augusta. Il vice sindaco di Pachino, poi Mangiameli (Lentini), Scalorino (Floridia), Rizza (Priolo), Scorpo (Solarino), Caiazzo (Buccheri), Bonfanti (Noto) e il delegato del sindaco di Portopalo.
Come si legge nel documento, gli amministratori “chiedono la restituzione degli impianti (…) per garantire ai relativi Comuni proprietari l’avvio della gestione, in forma singola o associata, del servizio sino a quando non sarà emanata la legge regionale di riordino del servizio idrico integrato”. Viene quindi ufficializzata la richiesta di un incontro con il presidente della Regione, l’assessore Marino, i capigruppo all’Ars e i componenti la IV Commissione “per condividere soluzioni politiche”.
Questo esclusivo documento segna, di fatto, un’accelerazione in questa vicenda. E segue le conclamate difficoltà gestionali che sta incontrando la curatela fallimentare di Sai 8. Che potrebbe decidere di chiudere i battenti anche prima dei sei mesi stabiliti nella sentenza di fallimento dal Tribunale di Siracusa, che prevede per l’appunto la possibilità di una “cessazione anticipata”.
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