Esercitazione Sisma nello Stretto: impiegati anche volontari siracusani a Messina
Ci sono anche i volontari della Protezione Civile di Siracusa, con l’Avcs in testa, alla grande esercitazione “Sisma sullo Stretto”. Al via quest’oggi la simulazione di situazioni estreme che proseguirà fino a domenica, nelle province di Reggio Calabria e Messina.
Il capo della Protezione civile regionale, Cocina, ha poi fornito i particolari dell’operazione che riguarda la parte regionale . «La prevenzione – ha sottolineato – è una cosa seria, si fa in tempo di pace perché si possa essere pronti in tempo di guerra. Stiamo mobilitando l’intero sistema di Protezione civile regionale, coinvolgendo una macchina di 2.200 volontari e 400 funzionari regionali e comunali, organizzati in 12 colonne mobili che si sposteranno da diversi siti della Sicilia con 450 mezzi e che confluiranno in 8 centri del Messinese, dove allestiranno altrettanti campi per l’assistenza alla popolazione».
Nel dettaglio, gli 8 accampamenti totalmente autosufficienti (in quanto dotati di cucine, mense, servizi igienici) saranno dislocati a Messina, Roccalumera, Letojanni, Ali Terme, Rometta, Villafranca, Milazzo e Falcone, mentre saranno coinvolte le popolazioni di 19 Comuni del Messinese.
I volontari siracusani sono dislocati nel campo principale, nei pressi del Palarescifina di Messina. In totale 1.500 persone dislocate lì. Nell’esercitazione si occuperanno della gestione della cucina e della somministrazione dei pasti. Utilizzati i mezzi con cucina da campo e mensa annessa, un ristorante mobile in dotazione all’Avcs.
L’obiettivo è testare l’attuazione del modello d’intervento nazionale per il soccorso sul rischio sismico, attraverso l’attivazione dei centri di coordinamento, la realizzazione di working area per attività di soccorso tecnico urgente e sanitario, l’allestimento di aree di accoglienza per la popolazione, l’impiego delle colonne mobili e le attività di valutazione e di agibilità post evento sismico.
Lo scenario operativo vedrà la simulazione di un terremoto di magnitudo 6 con un significativo livello di impatto su abitazioni e popolazione, capace, inoltre, di innescare effetti ambientali come frane, liquefazioni e fenomeni di maremoto. Lo scenario simulato del maremoto sarà, inoltre, l’occasione per un ulteriore test di IT-Alert, il sistema nazionale di allarme pubblico per l’informazione della popolazione, in fase di sperimentazione, che diramerà un messaggio ai cellulari presenti nell’area dei Comuni costieri delle province di Reggio Calabria e Messina, coinvolgendo potenzialmente circa 500 mila abitanti.