Esposizione ad amianto, il Tribunale di Siracusa riconosce i diritti di due lavoratori
Il Tribunale di Siracusa, con due distinte sentenze del 18 e del 19 ottobre scorsi, rese note in data odierna, ha nuovamente condannato l’Inps a rivalutare la posizione contributiva di due lavoratori, accogliendo le tesi dell’Osservatorio Nazionale Amianto. A rappresentare l’Ona, il presidente Ezio Bonanni che ha spiegato l’illegittimità dei provvedimenti di rigetto delle richieste di prepensionamento dei lavoratori esposti all’amianto nel polo petrolchimico di Siracusa.
Le sentenze riguardano un operaio dipendente di ditte dell’indotto del petrolchimico che è stato esposto ad amianto per 11 anni e 7 mesi. Il Tribunale di Siracusa ha condannato l’Inps a rivalutare la sua posizione contributiva con il coefficiente 1,5. Il secondo caso è quello di un lavoratore dell’indotto del petrolchimico e poi della raffineria di Sannazzaro de’ Burgondi (Pavia). Il giudice del Lavoro ha accertato che è stato esposto a concentrazioni superiori alle 100 ff/ll, nella media delle otto ore lavorative, fino al 2002 (20 anni e 3 mesi). Entrambi potranno essere ora collocati in prepensionamento, il primo anticiperà la data di pensionamento di poco meno di 6 anni, il secondo anticiperà di 10 anni la data di pensionamento.
Queste sentenze seguono di poco la recente del Tribunale di Siracusa, sezione lavoro relativa al caso di 10 lavoratori dell’ex Bellelli-Siteco.
L’Osservatorio Nazionale Amianto, che da tempo ha costituito uno sportello amianto presso il Comune di Priolo Gargallo ed a Siracusa, denuncia fin dal 2008 la violazione dei diritti delle vittime amianto e il mancato riconoscimento dei benefici contributivi, che preclude a molti lavoratori esposti di poter essere collocati in pensione.
In questi giorni è in corso, sotto la sede Inps di Siracusa, il sit in organizzato dall’Ona che stima in 25.000 i lavoratori esposti ad amianto nel Siracusano.