Ex Madonna delle Grazie, il Sunia: “Fondi persi, poco interesse per le fasce deboli”
“Questa Amministrazione comunale sta dimostrando di non nutrire il necessario interesse verso i problemi delle fasce più deboli della cittadinanza”.
Duro il commento di Salvatore Zanghì, responsabile provinciale del Sunia, il sindacato degli inquilini e degli assegnatari, dopo la perdita di quasi 5,5 milioni di euro per il recupero dell’edificio ex Madonna delle Grazie di Grottasanta, destinato ad un progetto di social housing, per la realizzazione di alloggi per persone senza un tetto. I fondi, reperiti attraverso Agenda Urbana, sono stati revocati per via del mancato rispetto dei tempi entro i quali il Comune avrebbe dovuto completare l’iter burocratico richiesto. La scadenza era fissata per dicembre 2023 ma gli uffici comunali non hanno fatto in tempo, tanto che adesso Palazzo Vermexio tenta di accedere a nuove risorse finanziarie (FUA nello specifico).
“Soldi -ribadisce Zanghì-che sono stati revocati perché non sono stati rispettati i tempi entro i quali occorreva completare l’iter progettuale e burocratico e questo da un lato non fa che rimarcare la drammaticità della situazione alloggiativa in città e dall’altro la ridotta attenzione verso situazioni di grande disagio sociale”. Zanghì rimarca come ogni anno “aumenti il numero di famiglie siracusane bisognose di alloggi e che partecipano ai bandi di assegnazione per poter ottenere una casa sociale, visto che il loro reddito non consente altre opzioni di affitto. Basti pensare che lo scorso anno si è chiuso con un numero di famiglie iscritte ai bandi di assegnazione di alloggi popolari superiore a 1.200. In vari incontri avuti con il sindaco, Francesco Italia e con i rappresentanti di Amministrazione coinvolti a vario titolo, ci è sempre stata data la massima disponibilità, peccato che alle parole -chiosa del rappresentante del Sunia- non siano seguiti i fatti”.