Expo 2015, "Si" al Cluster bio-Mediterraneo: intesa con l'assessorato regionale all'Agricoltura
Sottoscritto ieri mattina a Milano tra l’assessore regionale all’Agricoltura Ezechia Paolo Reale e l’amministratore delegato Expo 2015 Stefano Gatti, l’accordo istituzionale per il cluster Bio-Mediterraneo. Con questo passaggio si sancisce ufficialmente il coordinamento della Regione Siciliana del cluster durante il semestre di svolgimento dell’esposizione universale che si svolgerà a Milano da maggio a ottobre prossimi. Il Cluster – letteralmente “grappolo” – riunisce 11 paesi del Bacino del Mediterraneo accomunati da analoghi valori, modi di vivere, di cucinare e sarà un modo per celebrare uno stile di vita basato sul rispetto della biodiversità, sulla convivialità, l’integrazione. Gli undici paesi presenti all’interno del cluster saranno San Marino, Tunisia, Grecia, Libia, Malta, Albania, Montenegro, Algeria, Serbia, Libano ed Egitto. “Nel bacino Mediterraneo – ha dichiarato l’Assessore Ezechia Reale – il pasto non è semplicemente l’atto del nutrirsi, ma rimanda a molti aspetti della vita sociale e culturale condivisi. Non parlerei, pertanto solo di dieta Mediterranea ma di stile di vita mediterraneo. Un modo di vivere in cui accoglienza, valori, tempi, qualità dei prodotti e processi di lavorazione costituiscono l’essenza stessa di un saper vivere che i siciliani hanno da sempre praticato. Uno stile di vita che ha resistito alle regole della vita moderna. Ancora oggi, gli abitanti del bacino mediterraneo spendono più tempo nel preparare e nel consumare i cibi di qualsiasi altro popolo”.
“Il Bio–Mediterraneo rappresenterà il fiore all’occhiello dell’intero progetto Cluster – ha dichiarato Stefano Gatti – con un’area complessiva di 7.304 metri quadrati, rappresenta il Cluster di maggiori dimensioni. Sin dalle origini i Cluster hanno rappresentato un’idea innovativa di partecipazione che ha riscosso un grande consenso, essendo in grado di rispondere alle esigente di numerosi paesi e ad un’efficace sviluppo del tema di Expo”.“La dieta mediterranea – ha dichiarato Dario Cartabellotta, dirigente generale del dipartimento Pesca e coordinatore del cluster – non offre solo benefici per la salute, ma garantisce e preserva la biodiversità agricola: le sue colture sono perfettamente in linea con i criteri di sostenibilità e costituiscono quell’unicum che rende unica e speciale la proposta portata avanti dalla Sicilia”.