False o non false? Deciderà un super-esperto, intanto ecco le carte di Sicilia Musei
Per dirimere il nodo centrale della questione (falsi o non falsi?), bisognerà attendere il probabile intervento di un super-esperto nominato dalla Procura di Siracusa. Ma sul caso Ciclopica e le due statue di Giacometti sotto sequestro, l’organizzazione dell’evento (Sicilia Musei) ha voluto mostrare quanto meno tutta la sua buonafede e scrupolo. Ha mostrato anche le sue carte, le stesse consegnate agli investigatori.
Vi riportiamo di seguito alcuni dei documenti consegnati anche alla nostra redazione. Si tratta di un voluminoso incartamento che comprende anche il contratto tra Sicilia Musei e Diffusione Italia, società di Torino che mette a disposizione le oltre cento sculture esposte. Ma tra le carte più interessanti ci sono le schede di prestito, le assicurazioni e quello che in gergo viene detto “passaporto” dell’opera, con i visti del Ministero dei Beni Culturali.
Alla Fondazione Giacometti con sede a Parigi non risultano però quelle statue. Non nel catalogo disponibile online. “Può accadere e molte fondazioni internazionali sono state inibite recentemente dall’emettere certificazioni per via di una serie di problematiche. Quando queste opere in mostra a Siracusa erano già in esposizione e riconosciute, l’attuale presidente della Fondazione aveva meno di dieci anni…”, si limita a dire il curatore di Ciclopica, Vincenzo Sanfo.