FdI-Mpa, guerra di muscoli. Di Mauro: “Minacce puerili da FdI, noi pronti al dialogo”

 FdI-Mpa, guerra di muscoli. Di Mauro: “Minacce puerili da FdI, noi pronti al dialogo”

Dopo gli strali di FdI, non rimane certo in silenzio il Movimento per l’Autonomia. Il prossimo ingresso in giunta a Siracusa degli Autonomisti ha dato il via ad una serie di critiche da parte dell’alleato, culminate nelle parole del presidente provinciale di FdI, Peppe Napoli, e poi rilanciate dal parlamentare Luca Cannata che ha messo fuori dal tavolo provinciale del centrodestra il Mpa. “Attacchi scomposti e fanciulleschi”, commenta il referente provinciale degli Autonomisti, Roberto Di Mauro. E le alleanze per le prossime amministrative a Pachino diventano il nuovo terreno di scontro. “Avevamo espresso da subito la nostra disponibilità a convergere sulla candidatura a sindaco dei coordinatori Ciccio Midolo o Giuseppe Napoli, comprendo entrambi due ruoli apicali nel partito – dice ancora Roberto Di Mauro – Nulla osta quindi da parte del nostro partito né tantomeno esiste alcuna volontà di confondere le dinamiche locali”.
La possibilità di un futuro ingresso in giunta del Mpa a Siracusa è risultata indigesta a FdI che ha tacciato di tradimento gli Autonomisti. “Questo atteggiamento minaccioso non farà il bene della coalizione e dimostra un approccio politico, seppur legittimo, poco maturo – continua Di Mauro – Respingiamo al mittente le accuse di interessi personali che non trovano riscontro nella realtà e restano pertanto illazioni passibili di denuncia. Concludo, ricordando che in ogni trattativa FdI ha sempre voluto il doppio delle posizioni di giunta e/o sottogoverno, senza averne diritto elettorale e senza rispettare gli accordi residui. Un esempio per tutti è la composizione della giunta elettorale nelle ultime elezioni comunali di Siracusa nel 2023. Al netto di ogni sterile polemica, che non giova a nessuno, confermiamo la nostra volontà di proseguire i lavori iniziati confermando la nostra presenza alla prossima riunione di coalizione”.

 

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