Tassa di soggiorno, Federalberghi: “Rinviare l’aumento”

Confcommercio-Federalberghi, dopo il confronto della scorsa settimana con il sindaco Francesco Italia con il Commissario Prampolini per chiarire le motivazioni delle modifiche al regolamento sulla tassa, ritiene necessario ribadire la richiesta di slittamento dell’introduzione del nuovo disciplinare.
Il confronto con gli operatori associati ha fatto emergere difficoltà di introduzione anche del nuovo software che la Pubblica Amministrazione si è detta disponibile a fornire. “Impossibile in meno di un mese, con l’attività ricettiva stagionale già avviata, formare gli operatori all’utilizzo di un nuovo sistema, già difficile da individuare giacché i PMS (software alberghieri) adottati dalle varie strutture ricettive sono diversi e tutti dovranno essere aggiornati per il ricalcolo della tassa.”, sottolinea Confcommercio.
“Con la delibera n. 43 del 12/03/2024, pubblicata sul sito del Comune in data 29 Aprile e comunicata alle strutture ricettive solo l’8 di Maggio 2024, la modifica prevede il passaggio da una tariffa fissa in base alla classificazione della struttura ad un calcolo in percentuale del 4% del costo imponibile della camera (e servizi!) a notte a persona per un massimo di 5 euro e per una durata massima estesa da 4 a 7 giorni”.
“L’Associazione è d’accordo sul fatto che la tassa di soggiorno debba essere aumentata sia nella tariffa giornaliera che nella durata del pernottamento ma, per quanto scritto sopra, si chiede, sensatamente e con cognizione di causa, di slittare l’entrata in vigore del nuovo regolamento al Primo Novembre 2024. Le modifiche così come sono state pensate, in questi termini – comunque rinviati ad analisi il prossimo trimestre come definito in seno all’incontro avvenuto con il Sindaco lo scorso 30 aprile – e con queste tempistiche, non sono attuabili”, evidenza Confcommercio.
“Si è poi trascurato il fatto che per molti degli operatori il 50% dei contratti di prenotazione per gruppi e individuali 2024 sono già stati stipulati nell’anno 2023 Ci si chiede, dunque, quali feedback e danno di immagine riceveranno sia le strutture ricettive sia la municipalità da tale frettolosa decisione che rivede in corso d’opera e a stagione inoltrata accordi precedentemente sottoscritti.
Cosa succederà al momento della partenza – momento estremamente delicato in cui i tempi devono essere ridotti al minimo – quando i clienti chiederanno il perché di queste differenze di prezzo non indifferente, creando file ai check out ed imbarazzi?
Gli albergatori aderenti a Federalberghi-Confcommercio fanno esplicita richiesta di non far rientrare in tale fattispecie tutti i contratti derivanti da prenotazioni antecedenti al Primo Giugno 2024.
Inoltre, gli operatori chiedono di risolvere al più presto l’annosa questione delle commissioni sul transato della tassa di soggiorno. Gli alberghi infatti per l’incasso di questo tributo al posto del Comune utilizzano i loro terminali Pos pagando delle commissioni che altrimenti non sosterrebbero.
L’Associazione ha apprezzato la disponibilità al dialogo da parte di questa Amministrazione: solo dal confronto tra chi amministra la Cosa Pubblica e gli albergatori e i tecnici del settore possono emergere criticità e prospettive di crescita; questa volta, però, questo dialogo non è stato fruttuoso.
Bisogna che l’Amministrazione intervenga con forza per evitare il peggio”, conclude Confcommercio.