Una rosa alla finestra e la lettera di una bimba: così parte l’amministrazione Giansiracusa Ter
Una rosa alla finestra, la lettera piena di ottimismo e fiducia di una bambina.
Inizia così il terzo mandato del sindaco appena riconfermato di Ferla, Michelangelo Giansiracusa. Dopo le fasi calde, che a Ferla hanno riguardato la campagna elettorale prima, i dati relativi all’affluenza alle urne, poi (non vi erano altri candidati, la partita si giocava tutta sull’affluenza), per il primo cittadino del borgo ibleo è tempo di tirare le somme ed anche di fermarsi un attimo prima di ripartire con l’attività inserita nel suo nuovo programma amministrativo.
Tempo di ringraziamenti, che Giansiracusa affida anche alla sua pagina Facebook.
“In questo momento -racconta- sento una grande stanchezza del corpo che poco si è fermato in queste settimane. In questo momento sento una forte protezione di bene. Dovremmo ogni giorno restituire quello che abbiamo ricevuto ed essere grati per quello che abbiamo e per quello che riusciamo ad accogliere degli altri. Mi sento un privilegiato, mi sento fortunato.
Non sono gli averi, non sono le conquiste materiali, è una bellissima sensazione di appartenenza quella che mi lega a questo luogo, alla gente che vi abita. Messaggi articolati, messaggi non ancora letti, messaggi ricambiati, messaggi di condivisioni intime”.
Sono considerazioni dell’uomo, ancor prima che del politico, dell’amministratore.
Poi un riferimento al percorso: “cambia pelle- dice- ma non l’essenza. Un percorso che determina l’inizio di una nuova era”.
Dal punto di vista delle analisi post-voto, il primo cittadino esprime soddisfazione per quel 75 per cento di affluenza secondo solo a Floresta in Sicilia (80% circa). I prossimi anni saranno caratterizzati da un’attività di promozione del territorio ancora più incisiva.
Un riferimento particolare Giansiracusa lo rivolge alla nipotina, Vera e alla lettera che gli ha scritto dopo la sua rielezione. “La nuova era è di Vera- dice il sindaco- e e di tutti coloro che possono ancora cambiare il corso delle cose. Auguri Ferla e buon lavoro a ciascuno di noi”.
Il sindaco ha lasciato una rosa alla finestra di qualcuno. Nei piccoli comuni la dimensione umana è sempre strettamente connessa a tutto il resto.
Una rosa alla finestra, la lettera di una bambina ed un sindaco stanco e grato ne sono i simboli.