Festa per i 99 anni di Gioacchino Midolo, prigioniero ad Auschwitz: sorpresa alle Poste
Compleanno speciale a Floridia, all’ufficio postale di via Ugo Foscolo. Celebrati i 99 anni di Gioacchino Midolo, sopravvissuto ad Auschwitz. Nel 2012 la Prefettura di Siracusa gli ha consegnato la medaglia d’onore come internato militare non collaborazionista.
Più volte durante il mese, il signor Gioacchino si reca nel suo ufficio postale a ritirare la pensione, pagare qualche utenza o per un veloce saluto. Questa mattina, ad attenderlo, c’erano gli sportellisti, ma anche la direttrice Lina Italia e il direttore della filiale di Siracusa di Poste Italiane, Leonardo Bianco. “Qui è un ospite attesissimo da tutti”, ha confermato la direttrice dell’ufficio di Floridia.
Il signor Midolo, originario di Avola e residente a Floridia, per l’occasione ha portato con sé alcune testimonianze della sua vita e di una storia che non si dimentica, quella di internato nel campo di concentramento di Auschwitz. Tra i tanti auguri e una torta speciale, è stata per lui l’occasione per ricordare e condividere quei momenti anche in questa data speciale. “Grazie a tutti – ha dichiarato commosso – per me è un compleanno importante. Avervi qui è un grande regalo”.
Classe 1922, durante la seconda guerra mondiale Gioacchino era tra i militari che prese parte alla campagna italiana in Grecia. Fatto prigioniero dall’esercito tedesco nel settembre 1943 dopo il rifiuto a combattere per il governo nazi-fascista, il 15 novembre – una data che ricorda senza esitazione nonostante siano trascorsi quasi 80 anni – fu deportato nel campo di concentramento di Auschwitz dove trascorse diciassette lunghi mesi che condizionarono per sempre la sua vita. “Eravamo tutti ammassati nei vagoni, senza spazio, come gli animali”, ha raccontato. Giunti nel lager furono divisi in capannoni e messi ai lavori forzati, nutriti a stento e tra le minacce e le percosse delle guardie.
Finalmente il 4 maggio 1945 la liberazione dal campo di concentramento polacco. Tornato a Floridia, Gioacchino si sposò ed ebbe figli e nipoti. Riuscì ad andare avanti con la sua vita nonostante lo sguardo sempre rivolto al passato che non si cancella, testimoniato da un tesserino del lager strappato a metà ma conservato con estrema cura.
Gioacchino si è anche vaccinato contro il Covid e attende la seconda dose programmata per i prossimi giorni. E affronta l’ennesima sfida con l’ottimismo che lo contraddistingue.