Fondi coesione e sviluppo, il M5s: "Il nord tolga le mani dai soldi per il Sud"
“Altro che sud contro nord per le riaperture e fase due. Un documento stilato dai tecnici del Dipartimento per la Programmazione e il Coordinamento della Politica Economica (Dipe), ha ‘suggerito’ di poter sfruttare il momento difficile per togliere al Meridione risorse per investimenti, vincolate per legge. Non vorremmo che l’infelice esempio di quanto fece il governo Berlusconi nel 2010 come reazione alla crisi economica venisse riproposto e con lo stesso risultato: togliere al sud per dare al nord”.
I parlamentari siciliani del Movimento 5 Stelle lanciano l’allarme sulla proposta “tecnica” di riprogrammazione ed eliminazione del vincolo territoriale (80% al Sud e 20% al centro-nord) dei Fondi di Coesione e Sviluppo, e la messa in pausa della clausola del 34% che dovrebbe destinare alle regioni meridionali una quota di investimenti ben definita.
Nonostante vincoli e clausole per i necessari investimenti al sud, i tecnici avrebbero predisposto un testo che, di fatto, toglie quanto è stato invece assegnato alle regioni meridionali per spostare le somme al nord. “Come Movimento 5 Stelle non permetteremo che questa azione possa essere portata a compimento. È illogica e non rispettosa dei veri bisogni ed interessi del Paese. Siamo felici che già il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Turco, e il Ministro per il Sud, Provenzano, abbiano puntualizzato che quel documento è solo una bozza non ancora sottoposta al vaglio della politica. È bene ribadire la linea del M5s: nessuna penalizzazione per il Meridione”, dicono gli esponenti pentastellati.
“Noi continueremo a vigilare, basta con questa narrazione secondo cui il nord operoso è zavorrato dal Meridione. Il Sud non è buono solo per raccogliere voti. Non per noi”, sottolineano i parlamentari M5s.
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