Frank, il papà che pulisce le strade di Siracusa per i bambini. "Non seminate spazzatura"

 Frank, il papà che pulisce le strade di Siracusa per i bambini. "Non seminate spazzatura"

C’è un cartellone colorato sul ponte sui fiumi di via Elorina. Scrittura elegante, colori sgargianti, messaggio forte. “Chi semina spazzatura raccoglie figli malati”, si legge nelle prime righe. Dietro questo cartellone, non il primo ma adesso ad alta visibilità in una strada ambientalista, c’è un uomo che si chiama Frank.
Da 27 anni vive a Siracusa, è un ingegnere con la passione del kung-fu e arriva dallo Sri-Lanka. Frank dedica tutto il suo tempo libero a pulire strade insozzate dai soliti ignoti. Amianto, copertoni, plastica, sacchi di indifferenziato. Ha iniziato da contrada Laganelli, la strada della fonte del fiume Ciane. Non glielo ha chiesto nessuno, lo fa perchè convinto che amore ed educazione siano due forze imbattibili e contagiose. “Mi piacerebbe accedere la stella scintilla in altri papà come me, che vogliono lasciare un mondo più pulito ai loro figli”, racconta Frank a SiracusaOggi.it.
Per gli operatori Tekra è un mito. La gente che lo vede impegnato a pulire, invece, lo guarda con sospetto. “Solo il marchese Gargallo una volta si è fermato ed ha parlato con me”. Ma Frank non si perde d’animo, non insegue fama o gloria. Vuole solo accendere una contagiosa scintilla. “Ognuno, come singolo, può fare la differenza. Non serve un gruppo, non cerco seguaci o finanziatori”, racconta con il suo buon italiano. A supportarlo, sua moglie Tiziana (“donna meravigliosa”); a motivarlo il piccolo Simone, loro figlio. “Una volta camminavamo per strada. Ha preso da terra un tappo di bottiglia. A casa siamo molto attenti alla differenziata e lui, allora, voleva mettere a posto quel tappo fuori posto, abbandonato in strada. Poi una bottiglia, poi altri rifiuti. Lì ho capito che dovevo fare qualcosa per lui e per i bambini. Qualcosa oltre lamentarmi”. E così Frank ha iniziato a pulire strade e terreni. Anche aree di 20km lineari, perchè l’amore che lo muove è davvero una forza. Amore per il prossimo, amore per l’ambiente. “Le telecamere non sono la soluzione. Serve educazione. Le persone, specie quelle con bassa scolarizzazione, vanno educate. Con rispetto e amore. Io li vedo arrivare con i loro mezzi e buttare amianto. Qualcuno li paga per fare così. Il problema è ampio. E le telecamere, ora guaste ora no, non scoraggiano nessuno. Se però provi a parlare con loro in maniera rispettosa ed educata, apri una breccia”. Un visionario? Forse, ma Frank è una forza della natura. E per la natura dedica anche 10/15 ore ad ideare, colorare e piazzare i cartelli con i suoi messaggi. Non lo scoraggiano le risatine di alcuni e nemmeno i vandali che prendono di mira i suoi cartelli o tornano a lasciare rifiuti dove ha pulito. “Dobbiamo salvare i bambini, gli stiamo lasciando un posto invaso dalla spazzatura. Ognuno faccia la sua parte. Io faccio questo. Se altri vogliono, mi copino e si attivino anche in altre parti di Siracusa. Agli non interessa? Non ci credo – dice Frank – siamo tanti papà e mamma, la spazzatura toglie felicità ai nostri figli”.

 

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