Fratelli d’Italia cerca unità, Napoli: “Sconfitto, ma nostro risultato va considerato”

“Paolo Romano ha vinto, a seguito di un confronto democratico e partecipato, ottenendo il sostegno dell’on. Luca Cannata, del gruppo consiliare, e dell’ex Sindaco Bufardeci”. Giuseppe Napoli sotterra l’ascia di guerra e tende la mano alla nuova governance di Fratelli d’Italia a Siracusa. La sua candidatura, sostenuta anche con un duro discorso al congresso cittadino, ha ottenuto il 40% delle preferenze. Come candidato sconfitto, Napoli avrà comunque posto nel direttivo insieme a 3 delegati eletti nella sua lista. Romano potrà contare dieci delegati. “Voglio sottolineare l’ottimo risultato ottenuto dal gruppo che ha sostenuto la mia candidatura, con il supporto dei dirigenti e militanti di quella parte del partito che non condivide l’attuale linea politica sul territorio”, commenta oggi Napoli. “Questo dato dimostra che una porzione significativa della nostra comunità politica non condivide il metodo attuale che, a nostro avviso, non consente la dovuta condivisione tra i dirigenti e il coinvolgimento di tutti gli attori del partito nelle decisioni cruciali. Non possiamo ignorare che Fratelli d’Italia oggi è composto da due blocchi significativi, che si sono contrapposti anche in questo congresso”, rimarca Napoli.
“Il compito della compagine vincitrice, ora, è quello di ricucire i rapporti e lavorare per ricomporre l’unità del partito. Sarà fondamentale, infatti, coinvolgere anche quella parte importante, seppur minoritaria in questa tornata congressuale, affinché la nostra forza politica possa proseguire con coesione e determinazione.
È per noi imprescindibile che il confronto interno non degeneri in scontri personali. Le divergenze devono essere affrontate esclusivamente su questioni politiche, sempre nel rispetto del pluralismo e della democrazia che contraddistinguono Fratelli d’Italia. Il nostro obiettivo è il bene del partito e della nostra comunità, e ogni divergenza deve essere finalizzata a migliorare la nostra azione politica”. Una puntualizzazione che sembra mirare comunque alla pacificazione interna. “Io stesso ho sempre sostenuto che la crescita di un partito sul territorio passi attraverso la valorizzazione e il coinvolgimento attivo dei dirigenti, mettendoli nelle condizioni di lavorare, anche ricoprendo posizioni di potere istituzionale, affinché tale potere venga messo al servizio dell’interesse collettivo e della comunità siracusana. Questo è il mio impegno e il mio dovere nei confronti del partito che ho contribuito a fondare sul nostro territorio e far crescere”, conferma. “È solo attraverso un lavoro di squadra che possiamo sperare di ottenere risultati concreti e duraturi”.