Furto e ricettazione di carburante, sette avvisi di conclusione indagini

 Furto e ricettazione di carburante, sette avvisi di conclusione indagini

Per gli investigatori, sarebbero i componenti di una associazione a delinquere dedita alla commissione di furti di carburante, ricettazione e detenzione illegale di armi, con base a Lentini ma attiva nelle province di Siracusa e Ragusa. Notificati sette avvisi di conclusione delle indagini preliminari a carico di Antonino Guercio (classe 1977), Sebastiano Basso (classe 1984), Gaetano Teclo Angelino (classe 1967), Claudio Semoletta (classe 1979), Massimo Battaglia (classe 1966), Giovanni Marino (classe 1961) e Cirino Scamporrino (classe 1972).
I fatti contestati risalgono al periodo compreso tra luglio 2014 e marzo 2015, periodo in cui sono stati messi a segno furti di ingenti quantitativi di carburante, prelevato direttamente dalle condutture della raffineria Lukoil di Priolo Gargallo. Il carburante veniva trasportato a bordo di automezzi a disposizione dei componenti dell’organizzazione e occultato per poi essere venduto mediante false fatturazioni a gestori di idrocarburi della provincia di Ragusa.
Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Siracusa, ed in particolare dal procuratore capo Sabrina Gambino, dall’aggiunto Fabio Scavone e dai sostituti Carlo Enea Parodi e Stefano Priolo, hanno consentito di ricostruire i fatti e risalire ai presunti autori dei reati contestati. Utilizzate anche intercettazioni telefoniche.
Gli uomini del Commissariato di Lentini hanno accertato, già nel 2017, che gli indagati avevano messo in piedi una fiorente attività illecita relativa alla compravendita di carburante prelevato furtivamente, direttamente dalle condutture della raffineria di Priolo Gargallo. Nel luglio 2014 era stato sequestrato un autoarticolato munito di cella frigorifera, condotto da Giovanni Marino, contenente circa 40 mila litri di gasolio provento di furto occultato all’interno di numerosi contenitori di plastica. L’uomo alla guida venne denunciato.
E’ emerso anche come, all’interno dell’organizzazione criminale, al vertice vi sarebbero stati Antonino Guercio e Gaetano Teclo Angelino. Ogni componente aveva dei ruoli specifici e ben definiti. I due “capi” si sarebbero occupati della ideazione e della materiale commissione dei furti di gasolio, mentre il trasporto e l’occultamento del carburante sarebbe stato portato a termine da Giovanni Marino, rappresentante legale della Trasporti Comiso Internazionale srl con un deposito di automezzi dove – secondo gli investigatori – sarebbe stata effettuata la vendita del carburante clandestino. Il trasporto del carburante trafugato sarebbe avvenuto con mezzi messi a disposizione anche dal Battaglia, socio di Marino.
L’associazione criminale provvedeva poi alla rivendita del carburante mediante false fatturazioni a gestori di idrocarburi operanti nella provincia di Ragusa.
L’organizzazione si sarebbe avvalsa del costante contributo di Cirino Scamporrino, residente a Lentini, dedito alla compravendita di armi clandestine immesse nel mercato da altri soggetti di rilevante caratura criminale operanti nella provincia di Catania. Tale circostanza è stata corroborata dall’operazione di polizia condotta da personale del Commissariato di Lentini che ha portato, nel gennaio 2015, al rinvenimento e al sequestro presso un’abitazione rurale di Carlentini di armi detenute illegalmente: una pistola calibro 38 con matricola abrasa e un fucile doppietta con relativo munizionamento.

 

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