Gallo: “Lascio la Lega, amore finito. In Sicilia partito non leale. E sui beni culturali…”

 Gallo: “Lascio la Lega, amore finito. In Sicilia partito non leale. E sui beni culturali…”

E’ stato il primo nome “forte” della Lega in provincia di Siracusa, il primo sindaco aretuseo ad aderire al progetto di Matteo Salvini. Ma oggi Salvatore Gallo, primo cittadino di Palazzolo Acreide, si chiama fuori. “Amore finito”, racconta a SiracusaOggi.it. “E’ stato un colpo di fulmine, condividevo alcune delle linee politiche indicate da Salvini”. Iconica la foto con il leader leghista che assaggia in crudo la salsiccia di Palazzolo Acreide. “Non sono pentito. Fu un gesto di accoglienza. Sull’aspetto politico mi aspettavo di più”. Il senso di questa sua affermazione è subito chiaro: “La Lega ha cambiato idea su molti temi, anche solo come opinione. In Sicilia, poi, la gestione dell’assessorato ai Beni Culturali è, a mio avviso, pessima. Siracusa totalmente cancellata nella visione di Samonà. Non va bene. E poi, cosa importante, in politica la lealtà è tutto. Non si può stare seduti dentro un governo regionale e poi non perdere occasione per pugnalarne il presidente. Non esiste. Si esce dal governo, ci si dimette e si fa opposizione. Così è troppo comodo. E si confonde l’elettorato. A me non sta bene”, spiega tutto d’un fiato Gallo.
Frizioni con Giovanni Cafeo ed Enzo Vinciullo, maggiorenti della Lega nel siracusano? “Nessuna frizione con gli amici Giovanni ed Enzo. Però anche loro faticano ad interloquire con i vertici del partito e ad incidere sulla gestione dei Beni Culturali con un assessore (Samonà, ndr) che a me pare molto attivo per promozionare la sua immagine ed i suoi libri, meno il territorio siracusano”, risponde secco il primo cittadino di Palazzolo.
La goccia che ha fatto traboccare il vaso è probabilmente il prestito a Centuripe per 5 anni delle “teste” conservate nel magazzino del museo Paolo Orsi, tra cui quella mirabile di Augusto. “In passato c’erano state battaglie per non farle andar via da Siracusa. Avremmo potuto costruirci un museo attorno, creare u na sezione ad hoc a Siracusa, portarle a Palazzolo e invece le abbiamo mandate a rianimare il museo di Centuripe. In questo si è avvertito il peso della mancata nomina del comitato tecnico-scientifico del parco archeologico di Siracusa, Eloro e Akrai. E non c’è quel comitato per una precisa volontà politica, così fanno quello che vogliono. E noi sindaci alla finestra”, accusa ancora Gallo. “Nella gestione dei beni culturali, la Lega da due anni non è percepita pur avendo espresso un assessore. Meno male che a Siracusa abbiamo un soprintendente come Savi Martinez”.
Fuori dalla Lega, verso quale progetto politico guarda adesso Salvatore Gallo? “Sono espressione di liste civiche ed il civismo rimane il mio riferimento. Certo, poi ci sono anche delle persone che stanno facendo bene per il territorio come Razza, Falcone, Musumeci. Guardo verso quella direzione ma non sono interessato ad una adesione a Forza Italia o FdI. Guardo alle persone: da amministratore devo avere l’onestà di ammettere che quando mi sono rivolto a loro per problemi del territorio, ho avuto riscontri nei fatti”.

 

Potrebbe interessarti