Generazione troppo "digital", Gilistro lancia l'allarme hikikomori: "Salviamo i bambini"

Allarme hikikomori: sempre più giovani si estraniano dalla società e vivono da eremiti in un mondo tutto loro. Colpa di un uso eccessivo e non controllato dei dispositivi digitali e dei social. “Dobbiamo fermarci finché siamo in tempo, o i cellulari distruggeranno i nostri ragazzi”, dice Carlo Gilistro a pochi giorni dall’avvio delle Feste Archimedee. E’ la manifestazione ideata dal pediatra siracusano dieci anni addietro, per dare spazio alla socialità ed al talento di giovani e giovanissimi. Quest’anno, nel decennale, abbinato all’appuntamento nel centro storico di Siracusa (dal 29 giugno al 2 luglio) c’è anche il monito contro l’uso sconsiderato di smartphone, tablet e social network da parte di bambini e ragazzini in tenera età. Pediatra e deputato all’Ars, Carlo Gilistro dal 2012 coltiva il sogno di far diventare Siracusa ‘Città dell’infanzia’.
“Avevo intuito sin da allora i percoli insiti nell’uso delle nuove tecnologie e che il cellulare poteva diventare il peggiore baby sitter. Smartphone e social rappresentano oggi un enorme pericolo, in continua ascesa, per i bambini dai 7 ai 12 anni, parecchi dei quali presentano già pesantissimi sintomi somatoformi causati dalla dipendenza dal digitale: attacchi di panico, ansia, tossi piccose e disturbi dell’alimentazione (anoressia e bulimia)”, spiega Gilistro. “Questi bambini arrivano spesso da me dopo essersi sottoposti ad inutili radiografie e perfino tac. Ma a volte basta solo sentirli tossire per capire che il loro nemico è il cellulare”.
Tre sono, soprattutto, i campanelli d’allarme che il pediatra siracusano invita a non sottovalutare: “l’assenteismo dalla scuola, l’abbandono delle attività sportive e l’allontanamento dai gruppi dei coetanei da parte dei ragazzi”.
Le soluzioni? “Giocare in strada, la socialità estrema, l’arte in tutte le sue forme, lo sport”, elenca Carlo Gilistro. E non a caso sono ingredienti delle Feste Archimedee che hanno in programma laboratori di pittura, fotografia e un grande torneo di scacchi che vedrà ad Ortigia ben 40 tavoli con partite in contemporanea.
Ma servirebbe anche una norma ad hoc, secondo il pediatra e deputato siracusano. “In Francia – dice – c’è un progetto di legge che mette un limite minimo d’età all’uso dei cellulari. Col mio staff sto ragionando a qualcosa del genere anche all’Ars, da dove potrebbe partire una legge voto per indurre il Parlamento nazionale a legiferare in tal senso”.