Gentiloni in Cina si dimentica del porto di Augusta: preferito il Nord, rabbia del sindaco Di Pietro
Nella sua visita in Cina, il premier Gentiloni ha cancellato la Sicilia dalla “via della seta”. Agli operatori orientali che hanno manifestato la volontà di aprire un canale marittimo più efficiente con l’Europa, ha proposto il porto di Genova o, in alternativa, Venezia. Neanche una parola sul porto di Augusta che, pure, sin dagli anni 90 Bruxelles indica come hub strategico per le rotte europee.
Sorpresa del sindaco di Augusta, Cettina Di Pietro. Anche di fronte alle parole del governatore Rosario Crocetta che ha annunciato di voler scrivere a Gentiloni chiedendo di rivedere la scelta ed inserire Augusta che – in quanto scalo commerciale e lontano dalla grande navigazione – sarebbe la soluzione ideale.
“Davvero non si comprende come Crocetta faccia queste dichiarazioni”, dice il sindaco megarese. “Proprio lui che ha firmato la richiesta motivata di spostamento della sede della Autorità’ di Sistema Portuale del mare di Sicilia orientale, da Augusta a Catania, in virtù di presunte carenze ed inefficienze del nostro porto. Come fa a stupirsi se poi Gentiloni ignora il nostro porto?”. E allora Cettina Di Pietro punge: “mentre scrive al Presidente del Consiglio, oltre a lamentare solo la scelta incomprensibile, ritiri pure la richiesta motivata di spostamento della sede da Augusta a Catania riconoscendo, così , le caratteristiche e la centralità del nostro porto”.