Gestione del servizio idrico. Verso l'ipotesi mista: in campo i privati ma col controllo pubblico
Chi gestirà dal 26 maggio il servizio idrico nei 10 Comuni siracusani che hanno consegnato gli impianti a Sai 8? Tre le ipotesi: la prima coinvolge i privati di Aqualia, che hanno già fornito garanzie per i livelli occupazionali; la seconda vede una gestione privata ma sotto il controllo pubblico; e la terza – più remota – una gestione diretta dei Comuni. C’è tempo fino a lunedì, quando si metterà nero su bianco la soluzione definitiva.
Il sindaco di Siracusa, Giancarlo Garozzo, da ancor più corpo alla soluzione numero due. “Stiamo dedicando le ore che ci separano del prossimo incontro con la curatela fallimentare di Sai8 a trovare la soluzione migliore per garantire la gestione pubblica del servizio idrico e la difesa dei posti di lavoro”. Due garanzie possibili solo con un accordo pubblico-privati.
“La decisione dei piccoli Comuni di passare alla gestione diretta, della quale prendiamo atto – prosegue Garozzo – conferma come la legge approvata martedì scorso all’Ars affronti in maniera molto parziale la questione. Ci consente di tornare in possesso degli impianti ma nulla offre per favorire l’avvio della nuova gestione e per garantire i lavoratori, lasciando quindi sul terreno gli ostacoli più grossi. Viste le novità di ieri e l’esperienza di Sai8, per senso si responsabilità siamo concentrati a trovare la soluzione migliore per i siracusani, che non può prescindere, come sosteniamo sin dalla campagna elettorale, dalla gestione pubblica del servizio”. I confronti di queste ore servono a superare l’ostacolo della start-up e a salvare il posto dei dipendenti, “specialmente degli ex Sogeas”, precisa ancora il primo cittadino.