Gioco ad incastro per via Lido Sacramento, tra riapertura e nuova pavimentazione
Come nel più classico gioco ad incastro, per ripavimentare via lido Sacramento bisogna aspettare che prima si completino i lavori sul tratto chiuso da ottobre del 2021. “Ma noi potremmo riaprire subito, riasfaltando dove abbiamo lavorato per rinforzare la scogliera su cui poggia la strada. Solo che poco dopo dovrebbe essere di nuovo scarificato e riasfalto nell’ambito dell’intervento del Genio Civile per la ripavimentazione dalla rotatoria con via Elorina sino alla fine di via lido Sacramento”, dice a proposito l’assessore Enzo Pantano.
E qui serve una spiegazione. Visto che il costante scivolamento a mare del tratto di strada che poggia sulla scogliera stava per compromettere i sottoservizi, ed in particolare la fognatura, il Comune di Siracusa è riuscito ad ottenere un provvedimento urgente della Regione per poter intervenire con i pali di fondazione e altre opere di contenimento e messa in sicurezza. Con i 450mila euro della Protezione Civile regionale, a quel punto, si è deciso di intervenire per il rifacimento del tappetino di asfalto dell’intera strada, importante snodo per la zona balneare. Il decreto di finanziamento è arrivato nei giorni scorsi negli uffici del Genio Civile di Siracusa che seguono in qualità di Rup l’aspetto burocratico della vicenda, mentre Palazzo Vermexio ha provveduto alla redazione del progetto esecutivo ed avrà l’incarico di direzione lavori. Con il decreto di finanziamento in tasca, il progetto esecutivo già disponibile può davvero partire il conto alla rovescia per la riapertura del tratto che stava scivolando a mare ma anche per l’intera ripavimentazione di via Lido Sacramento.
Le indicazioni più rosee lasciano intendere che potrebbe essere “questione di giorni”. Prudenza invita magari a ragionare in termini di settimane: una o due al massimo. I lavori di rifacimento del manto di asfalto non dovrebbero protrarsi per oltre 15 giorni e il cantiere sarà attivo nelle ore diurne, per ragioni di contenimento costi.
Negli ultimi giorni è andato in scena un pacato botta e risposta tra il presidente di Lealtà&Condivisione, Carlo Gradenigo, e l’assessore Enzo Pantano. Motivo del contendere, quella che secondo Gradenigo sarebbe una carenza nel sistema di drenaggio delle acque di falda, tale da compromettere la tenuta dei lavori appena effettuati. A lui ha risposto il titolare della Mobilità, spiegando come siano 4 i sistemi che intervengono sul drenaggio. In dettaglio, i pali di fondazione sono stati posati ad una distanza di 25cm uno dall’altro, lasciando uno spazio vuoto che fungerebbe da primo canale drenante. E’ stato poi realizzato, lato strada ad altezza intermedia, un riempimento con pietre di grossa pezzatura attraverso le quali l’acqua di falda confluisce in due pozzetti con scarico in mare. Sul muro a secco superiore (che copre la trave di collegamento dei pali di fondazione) sono stati quindi realizzati fori ogni 5 metri, per un ulteriore livello di drenaggio e scarico. “Non una variante al progetto erano tutti interventi programmati sin dall’inizio, perchè non potevamo certo realizzarli a lavori ormai quasi completati”, aggiunge Pantano.
Cosa manca per finire quel lavoro? Per quel che riguarda la strada, tutto è stato completato. Bisogna ripulire lato mare dove sono ancora ammassati detriti franati e materiali di risulta, per poi realizzare una sorta di parete di contenimento sulla scogliera per mitigare l’impatto visivo della palificazione e proteggere la strada dai marosi.