Giovanni Cafeo: i rapporti con Garozzo, l'amicizia con Foti, la decisione di Bandiera

 Giovanni Cafeo: i rapporti con Garozzo, l'amicizia con Foti, la decisione di Bandiera

Fino a poche settimane addietro il suo era uno dei nomi “caldi” per una candidatura a Siracusa. Alla fine, però, Giovanni Cafeo non compare nella lista dei pretendenti alla fascia tricolore. “Non c’erano le condizioni”, spiega l’ex deputato regionale a SiracusaOggi.it. “L’unico modo era quello di ricevere l’indicazione dal tavolo regionale del centrodestra, ma l’evoluzione delle trattative non lo ha reso possibile. Ci sono tanti candidati, forse questo crea smarrimento negli elettori. Ho preferito allora appoggiare la coalizione di centrodestra – spiega l’esponente della Lega -a maggior ragione perchè Ferdinando Messina è espressione del presidente Schifani”.
Un endorsement diretto anche per quella qualità che Cafeo riconosce a Messina: “sa fare squadra in un momento in cui molti si sentivano migliori dell’altro…”. E chissà a chi sono rivolte queste considerazioni.
Sia come sia, Giovanni Cafeo è stato davvero vicino alla candidatura. “Ne abbiamo discusso con Giancarlo Garozzo, nei mesi scorsi. Non mi dispiaceva un percorso aperto al civismo e proprio sulla chiusura alle liste civiche avevo alzato la voce al tavolo provinciale di coalizione. io sono per natura per il massimo coinvolgimento. Alla fine con Garozzo non ci siamo trovati”. Rimane l’amicizia, assicura Cafeo. “Giancarlo è anche lui un mio amico. Gli faccio un grande in bocca al lupo”.
Ha invece (ri)trovato Alfredo Foti. Il loro rapporto di amicizia parte da lontano ed è, politicamente, trasversale. Foti è stato il candidato sindaco di Officina Civica, finchè è esistito quel progetto. Poi l’implosione, la candidatura di Garozzo e l’adesione di Alfredo Foti (insieme a Salvo Castagnino) alla coalizione di centrodestra. “Mi spiace per il trattamento che ha ricevuto. Avevo seguito quella coalizione civica ma il progetto iniziale era diverso rispetto a quello che è diventato. Sono comunque felice che Alfredo sia adesso con noi”.
Chi, invece, non c’è nel centrodestra ufficiale è Edy Bandiera che ha preferito un percorso in solitario, dopo la frattura sull’indicazione del candidato. “Non mi permetto di giudicare la sua scelta. Quello che posso dire è che a livello provinciale il tavolo del centrodestra poteva gestire meglio molti passaggi della trattativa. E invece è dovuto intervenire il regionale per fare sintesi e chiarezza”, dice l’ex deputato regionale.
Il centrodestra proverà a tornare al governo dopo due amministrazioni di centrosinistra, l’ultima a guida del ricandidato Francesco Italia. “Che dire, la mia valutazione era quella di costruire un’alternativa a lui, aprendo anche al civismo. Comunque vada, spero che non sia Italia a vincere”.
Niente corsa per la sindacatura, cosa farà allora Giovanni Cafeo da qui al 29 maggio? “Darò il mio contributo facendo il tifo per Alfredo e Salvo (Foti e Castagnino, ndr) e per la vittoria del centrodestra”. Potrebbe essere lui uno degli assessori designati nella squadra di Ferdinando Messina? “Non è importante. Non ho ambizioni personali, mi piace far parte di un progetto che pensa alla città”, la risposta secca di Cafeo.

 

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