"Giù le mani del Verga", studenti e genitori chiedono al sindaco di difendere la scuola
Mobilitazione per l’istituto comprensivo Verga di Siracusa, “cancellato” dal recente piano di dimensionamento scolastico varato dalla Regione. Studenti e genitori hanno dato vita questa mattina ad un partecipato sit-in per chiedere al Comune di difendere l’autonomia della scuola, impugnando l’atto che ha soppresso la loro scuola. Con una fretta anche sospetta, secondo diverse componenti della comunità scolastica di via Madre Teresa di Calcutta, perchè i numeri delle iscrizioni raggiunte sarebbe tale da mettere l’istituto al riparo dalla tagliola del dimansionamento.
Per conoscere nel dettaglio i numeri ed incontrare le mamme in protesta, questa mattina hanno raggiunto il comprensivo Verga il sindaco Francesco Italia e la dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale, Angela Fontana. A loro è demandato il compito di risolvere la delicata questione. Con un post social di alcuni giorni addietro, il primo cittadino aveva sostenuto le ragioni dei docenti e dei genitori del comprensivo Verga che ora attendono un consequenziale atto.
All’esterno, sono centinaia le firme raccolte per una petizione con cui si chiede di mantenere l’autonomia della scuola. Le famiglie sono preoccupate per le conseguenze della soppressione ed in particolare per il rischio “smembramento” dei plessi.
“Il Verga vive, no soppressione”, “Giù le mani dal Verga”, “La scuola è un luogo di incontro, di avventura e di esperienze” si legge su alcuni dei tanti cartelloni colorati preparati dagli studenti ed esposti all’ingresso della scuola. Una scuola, raccontano le mamme, che nel tempo si è riscattata, ha ripulito la propria immagine, si è distinta con progetti e concorsi vinti.
A sostenere la protesta della mamme anche alcuni comitati e associazioni. Da giorni sta seguendo da vicino la vicenda anche Michele Mangiafico, del movimento politico Civico4.