Giuliano Peparini si prende il teatro greco: "Ulisse, l'ultima Odissea", che spettacolo!

 Giuliano Peparini si prende il teatro greco: "Ulisse, l'ultima Odissea", che spettacolo!

Se il metro di giudizio è quello delle parole: solo superlativi. Se l’unità di misura è quella degli applausi: scroscianti, prolungati e convinti quelli che hanno saluto il debutto di Ulisse, l’ultima Odissea. Lo “spettacolo moderno” ideato da Giuliano Peparini per il teatro greco di Siracusa, a chiusura della stagione della Fondazione Inda, conquista gli occhi e parla al cuore, coniugando la parola di Omero con i “linguaggi” nuovi dello spettacolo, in più forme.
E’ certamente altro rispetto alle rappresentazioni classiche, e questo si sapeva. Nessuno si sorprenda allora per l’aeroporto che propone rotte verso Itaca cancellate da una e più tempeste. E nessuno si stupisca per il gioco dei costumi, certo contemporanei ma con richiami di profonda suggestione come il lungo strascico di Polifemo o le rosse e sanguinolente code delle sirene.
Uno spettacolo nello spettacolo il gusto di Peparini per i “quadri”, tableaux che prendono forma in scena mentre tutto intorno è in continuo movimento seguendo i tempi delle musiche originali del gruppo canadese di ispirazione indie-folk Reuben and the Dark. Poi, in un istante, prendono vita costruzioni uniche di braccia e di corpi, sfruttando la spazialità a due livelli della scenografia la cui profondità si allarga e restringe nel gioco di una grande porta con un secondo ledwall come fondale.
Giuliano Peparini aveva promesso di dare spazio ai sentimenti intensi di Ulisse dai mille percorsi, l’uomo che si è perso e cerca casa: ecco ora l’attaccamento disperato alla vita, l’odio travolgente e poi l’amore incondizionato; e ancora la passione sfrenata e il freddo calcolo, la paura e il dolore della perdita, la nostalgia e la sete di conoscenza.
Giuseppe Sartori è uno straripante, fisico Odisseo. E’ già in scena mentre ancora il pubblico entra a teatro. Seduto prima, disteso poi su di una panchina di questo strano aeroporto. che torna a Siracusa dopo il grande successo riscosso nelle ultime stagioni nel ruolo di Oreste e di Edipo. Lo sostengono in scena un ispirato Massimo Cimaglia (Aedo/Polifemo) e poi Giulia Fiume (Calipso/Anima di Anticlea), Alessio Del Mastro (Lo spazzino/Anima di Tiresia), mentre Giovanna Di Rauso è una corposa Circe. E ancora: Gabriele Beddoni (Argo), Gianlorenzo De Donno (un viaggiatore), i performer Gabriele Baio, Michele Barile, Andrea Biagioni, Luca Capomaggi, Dennis Cardinali, Jhonmirco Baluyot Cruz, Mariaelena Del Prete, Gloria Ferrari, Gianmaria Giuliattini, Luca Gori, Giulio Hoxhallari, Raffaele Iorio, Claudio Lacarpia, Theo Legros-Lefeuvre, Christian Pace, Carlo Padulano, Andrea Raqa, Giuseppe Savino, Andrea Tenerini, Giuseppe Troise (compagni di Odisseo/viaggiatori bloccati), Dennis Carletta, Simone Cataldo, Tancredi Di Marco, Rosario Graceffa, Giuseppe Orto, Gabriele Scatà (viaggiatori). Nello spettacolo sono coinvolti anche gli allievi dell’Accademia d’Arte del dramma antico.
Ulisse, l’ultima Odissea rimarrà in scena al teatro greco sino al 2 luglio. Poi la tourneè in Italia ed all’estero con un ritorno a grande richiesta a Siracusa già programmato per il 20 settembre.
Ad applaudire lo spettacolo di Giuliano Peparini, anche la sorella Veronica con accanto il compagno Andreas Muller. Anche loro in piedi, per la standing ovation che ha salutato la prima, ancora sull’onda di un finale che emoziona.

foto Michele Pantano

 

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