Gli annunciati lavori al cimitero, Vinciullo: “Quanta ipocrisia”
“Un inno alla ipocrisia, alla saccenza, all’ignoranza, alla ingenerosità”, così Enzo Vinciullo bolla la conferenza stampa del sindaco di Siracusa sul cimitero.
“Al solito, ripete la solita vergognosa cantilena e cioè di aver trovato, quando si è insediato nel 2018, una città allo sbando e di voler sistemare, adesso, dopo 4 anni, il cimitero così come ha sistemato gli asili nido. Dimentica una cosa fondamentale: lui è stato vicesindaco della città di Siracusa dal 2013, ininterrottamente per 5 anni e quindi tutto ciò che ha ereditato lo ha ereditato da se stesso e dal suo mentore politico, cioè da colui che lo ha fatto sindaco”, è l’attacco del referente provinciale della Lega.
“Dimentica di essere il più longevo amministratore della città di Siracusa e pensa, invece, di presentarsi come il nuovo”, dice ancora Vinciullo. E per rincarare la dose ricorda due indagini: “una sulle firme false quando divenne vicesindaco e l’altra con il riconoscimento del Tar di brogli che si sono verificati durante la sua elezione e per i quali, ancora, pende un giudizio davanti alla Procura di Siracusa”.
Vinciullo contesta poi il ruolo del delegato di Neapolis, Giovanni Di Lorenzo, indicato quasi come una sorta di delegato ai lavori al cimitero di Siracusa. “O si fanno le cose seguendo la legge o sarò costretto a recarmi in Procura per segnalare la presenza anomala di soggetti politici durante l’esecuzione dei lavori che sono stati annunciati”. Lavori finanziati con un mutuo da 400mila euro. “Mi chiedo, ma tutti i soldi incassati dalla vendita dei loculi, delle cappelle e dall’imposizione di una tassa non dovuta dai cittadini per il rinnovo delle concessioni mai scadute, che fine hanno fatto?”, si interroga Vinciullo.
“Sorprende poi la tesi che si intendono spendere 160 mila euro per incassarne 400 mila dalla vendita dei cosiddetti ossarietti che, bontà loro, verranno concessi ai cittadini per 50 anni.
Ricordo che quando io ero vicesindaco gli ossarietti li abbiamo fatti e posso dichiarare, con assoluta certezza, che non abbiamo fatto cassa ma, anzi, li abbiamo utilizzati per dare degna sepoltura a tutti quei morti che abbiamo trovato accatastati l’uno sopra l’altro all’interno della Chiesa Cimiteriale.
Poi, veramente ridicola, surreale, al limite della sciocchezza più assoluta, la notizia che l’ultimo intervento per quanto riguarda l’impianto idrico sia avvenuto 70 anni fa. Qualcuno dimentica, e non l’avrebbe dovuto dimenticare, che con il sindaco Fausto Spagna ma ancora prima con il Sindaco Concetto Rizza, il cimitero di Siracusa è stato ampiamente ampliato e, di conseguenza, sono stati realizzati impianti idrici e fognari.
Quanto all’invito bonario a pagare, i cittadini non devono assolutamente pagare nulla, l’amministrazione comunale deve notificare, come previsto dalla legge, agli eredi i provvedimenti che intendono adottare ed è chiara una cosa, che nessuno si deve permettere di toccare i morti. Giù le mani dai morti, non potete fare cassa con i sentimenti delle persone”.